La replica: "artistiche"

Le foto del calendario Codacons 2021 (più concorso) accusato di sessismo

L'associazione in difesa dei consumatori ha spiegato che non si tratta di una gara fra ragazze, bensì di un invito a scegliere la foto artistica preferita.

Le foto del calendario Codacons 2021 (più concorso) accusato di sessismo
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Da ieri non si parla altro in Rete. Il calendario 2021 del Codacons battezzato "Italienza" (crasi tra Italia e resilienza) è finito nella bufera. Dodici bellissime ragazze sono state ritratte in altrettanti scatti artistici completamente nude e con indosso soltanto una mascherina patriottica. A sottolineare la loro italianità un francobollo dei 12 borghi italiani dai quali le modelle provengono. Una celebrazione della bellezza: architettonica, paesaggistica e anche anatomica. Ma... ed ecco che arriva il ma, il Codacons ha invitato gli utenti a votare l'immagine preferita fra i 12 scatti innescando quella che in moltissimi hanno letto come una discutibile gara di bellezza, portando a inevitabili accuse di sessismo. Ciliegina sulla torta: la fotografa autrice del calendario si è dissociata dalla "gara". 

Bufera e accuse di sessismo sul calendario Codacons

La fotografa romana Tiziana Luxardo si è occupata dei ritratti. Per fortificare il binomio bellezza e italianità è stata l'aggiunta di un francobollo dei borghi di provenienza di ogni ragazza, teso a celebrarne i luoghi di origine.

Fra queste location, diversi borghi nelle zone seguite dai nostri settimanali: ben due comuni pavesi, Robbio e Chignolo Po, due borghi senesi (San Salvatore e San Quirico) e la fiorentina frazione di Ponte a Cappione

Ciò che non è piaciuto, generando accuse di sessismo, è stato invece l'invito da parte del Codacons a votare lo scatto di nudo preferito dagli utenti.

E la fotografa si dissocia

Entra nella querelle anche la Luxardo, che difende i nudi artistici del suo calendario ma "boccia" l'idea del concorso, scaricandone la totale responsabilità sul Codacons. La professionista ha tenuto a ribadire la sua posizione di femminista che ha spesso lavorato a favore di minoranze, contro la violenza e "mai per mercificare il corpo delle donne".

La difesa del Codacons

Anche il Codacons ha tenuto a chiarire la propria posizione, puntualizzando di non aver mai promosso alcun concorso teso a votare la modella più bella, bensì la foto artistica preferita. L'associazione sottolinea che il calendario non avrebbe alcun intento sessuale, chiamando in causa anche Vittorio Sgarbi che l'ha definito “una grande lezione di accademia del nudo”.

La rabbia e l'ironia degli internauti

Queste sono fondamentalmente le voci degli attori principali della vicenda. Poi c'è un altro capitolo, quello dei social, dove il caso è passato tutt'altro che inosservato e le critiche sono piovute in abbondanza. Un esempio? Il tweet di un utente in rappresentanza di coloro a cui questa operazione Italienza è risultata sgradita:

Il “nuovo” calendario del #Codacons (quelli della morale altissima, purissima e levissima). Una femmina nuda con mascherina tricolore + francobollo e baci dal paesello.

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