La piccola si è spenta nella notte

Indy Gregory è morta

Affetta da una patologia mitocondriale rarissima, è stata al centro del dibattito internazionale negli ultimi giorni, coinvolgendo anche il Governo Meloni

Indy Gregory è morta
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Indi Gregory è morta nella notte fra domenica 12 e lunedì 13 novembre 2023. A confermare la notizia - attesa - è stato il padre Dean Gregory.

Indi Gregory è morta

La storia della piccola Indy ha monopolizzato le cronache degli ultimi giorni e aperto un dibattito internazionale. La piccola - di soli 8 mesi - era affetta da una gravissima patologia mitocondriale che non le ha lasciato scampo.  I genitori hanno intrapreso una durissima battaglia legale per cercare di mantenerla in vita, ma alla fine hanno dovuto arrendersi.

La patologia mitocondriale della piccola Indi Gregory

La patologia della piccola Indi è stata giudicata terminale dai medici del Queen's Medical Centre di Nottingham e dai giudici britannici, che più volte hanno annunciato (e rinviato) il distacco dai principali dispositivi vitali. Sino a venerdì 10 novembre 2023, quando il distacco è stato  eseguito in un hospice locale, come imposto dalle corti del Regno alla famiglia, alla presenza della Polizia.

La battaglia (e la cittadinanza italiana)

Sulla vicenda è stata protagonista anche l'Italia, non solo con numerosi attivisti che hanno supportato la battaglia della famiglia. In campo sono scesi anche numerosi esponenti della maggioranza di Governo e anche la stessa Giorgia Meloni, che si è adoperata per concedere in tempi rapidissimi la cittadinanza italiana alla piccola Indi per poterla poi trasferire al Bambin Gesù di Roma, che aveva messo a disposizione le proprie strutture per la piccola.

Dall'Italia, poi, era partito anche un appello al ministro della Giustizia britannico Alex Chalk affinché "sensibilizzasse" la magistratura per provare a indurla a cedere la giurisdizione sul dossier all'Italia, sulla base d'un'interpretazione ampia della Convenzione dell'Aia del '96 in materia di cooperazione giudiziaria internazionale. Ricorso però respinto in maniera perentoria dalla Corte d'Appello di Londra.

"La mia vita è finita all'1.45"

Piene di dolore, ma anche di rabbia, le parole rilasciate dal padre della piccola Indi:

"Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45. Io e mia moglie Clare siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima".

"Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse ma io e Clare ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre".

Anche Giorgia Meloni ha commentato la vicenda, con un laconico:

"Abbiamo fatto tutto il possibile, ma non è bastato".

Parole rilanciate anche dal vicepremier Matteo Salvini:

"Il Governo italiano ha fatto il massimo, offrendosi di curarla nel nostro Paese, purtroppo senza successo".

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