In zona rossa non si potrà più far visita a parenti e amici una volta al giorno
La possibilità era stata introdotta a dicembre, ma ora, col pericolo varianti che incombe, sarà concessa solo a chi si trova in zona gialla o arancione.
Questa mattina, lunedì 22 febbraio, si è tenuto il primo Consiglio dei ministri del Governo di Mario Draghi. Nell’occasione, il nuovo Esecutivo ha dovuto subito prendere decisioni importanti anche per quanto riguarda le restrizioni in vigore causate dalla pandemia da Covid-19.
Prorogato il divieto di spostamento tra Regioni
Innanzitutto è stato di prorogare fino al prossimo 27 marzo il divieto di spostamento tra Regioni, anche se queste sono in zona gialla. La precedente misura scaduta inizialmente il 15 febbraio era stata poi prorogata momentaneamente fino al 25 febbraio, in attesa che il nuovo Esecutivo diventasse operativo.
Nel fine settimana, l’Esecutivo ha avuto un incontro (virtuale) con i governatori proprio per parlare di questo tema e i presidenti di Regione si sono detti d’accordo sulla proroga. Da qui, dunque, la decisione.
In zona rossa non si potrà più far visita a parenti e amici
Ma il Governo ha, però, fatto anche un’altra modifica alle regole sugli spostamenti attualmente in vigore. Ha mantenuto, almeno fino al 5 marzo (quando scadrà l’attuale Dpcm), la deroga che consente di fare visita, una sola volta al giorno e verso le sole abitazioni private, ad amici e parenti in un massimo di due adulti e con minorenni al di sotto dei 14 anni. La novità sta nel fatto che in zona rossa questo non sarà più permesso, mentre in zona gialla e arancione sì.
È importante chiarire che in zona arancione gli spostamenti sono consentiti unicamente all’interno del proprio Comune, compreso quello previsto dalla deroga appena citata. Tuttavia, i centri abitati con meno di cinquemila abitanti potranno estendere gli spostamenti, anche alle case private ovviamente, per un ulteriore raggio di 30 km dall’area del proprio Comune, ad esclusione dei centri capoluoghi di provincia. Anche questa deroga, introdotta dopo le festività natalizie, è stata confermata.