Il Ministro della Salute: "Prime dosi del vaccino già entro fine anno"
Reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca, intesa promossa da Italia, Germania, Francia e Olanda.
Il quadro pandemico nel Vecchio Continente è tutt'altro che rassicurante. Soprattutto è l'età media dei nuovi positivi al Covid-19 il dato più significativo: 29 anni. Un dato che nel tempo si è abbassato costantemente, ma ora siamo alla viglia della riapertura delle scuole e va preso ancor più seriamente. E' un percorso irreversibile quello che porterà il 14 settembre allo squillare delle campanelle, nessuno è in grado di prevedere se la riapertura delle classi inciderà negativamente (e quanto) sui contagi, ma una nota positiva arriva dal Ministro della Salute, che in parlamento ha annunciato ieri, giovedì 2 settembre, per la prima volta che le prime dosi di vaccino anti-coronavirus potrebbero arrivare già entro la fine del 2020.
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Speranza: "Prime dosi del vaccino già entro fine anno"
"Nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca, quel contratto parte esattamente dall'intesa fatta da Italia, Germania, Francia e Olanda con questa azienda. Stiamo parlando di un candidato vaccino, quindi c'è bisogno di tutta la prudenza del caso, ma in questo contratto c'è scritto che le prime dosi se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020".
Lo ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza, nell'informativa al Senato sull'attuazione delle misure anti-Covid.
"In questo vaccino l'Italia è protagonista, perché il vettore virale viene prodotto presso l'Irbm di Pomezia e perché l'infialamento avverrà preso la Catalent di Anagni", ha aggiunto il ministro, dicendosi "sicuro che anche in questo passaggio autunnale che sta per arrivare l'Italia saprà essere all'altezza della sfida che abbiamo di fronte a noi".