Boom di adesioni

Il Codacons chiede il risarcimento dei danni agli under 60 già vaccinati con Astrazeneca

Class action per tutti i soggetti sotto i 60 anni che hanno ricevuto la prima dose Astrazeneca, a cui, ora, verrà somministrato un vaccino diverso.

Il Codacons chiede il risarcimento dei danni agli under 60 già vaccinati con Astrazeneca
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Una class action lanciata dal Codacons contro Stato, Regioni e Asl per la situazione relativa al vaccino Astrazeneca agli under 60: dallo scorso 14 giugno 2021, l’associazione dei consumatori ha lanciato a livello nazionale un'azione collettiva finalizzata a far ottenere a coloro che hanno ricevuto la prima dose di Astrazeneca il risarcimento dei danni patiti anche solo per i rischi corsi sul fronte della salute, dopo la decisione delle autorità sanitarie di vietare il siero anglo-svedese ai cittadini sotto i 60 anni.

Class Action di Codacons dopo il caos Astrazeneca

A partire dallo scorso lunedì 14 giugno 2021, il Codacons, l'associazione per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha lanciato sul suo sito web una class action contro Stato, Regioni e Asl.  Motivo di tale azione collettiva riguarda la richiesta di risarcimento, per gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino Astrazeneca, dei danni patiti anche solo per i rischi corsi sul fronte della salute, dopo lo stop del ministero della Salute al siero anglo-svedese per chi ha meno di 60 anni.

L'iniziativa del Codacons parte dai seguenti presupposti:

"Le indicazioni dell’Aifa sull’utilizzo del vaccino Astrazeneca - si legge nel comunicato del Codacons - nel corso del tempo sono cambiate più volte: dapprima veniva autorizzato solo per soggetti fruitori fino a 55 anni, poi sospeso in attesa del parere dell’Ema – European Medicines Agency – dopo alcuni episodi di trombosi, quindi raccomandato per gli over 60.

L’Aifa stessa è arrivata ad indicare/consigliare il farmaco per i più giovani ritenendo 'un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA (Pfizer o Moderna) nei soggetti più anziani e/o più fragili' e 'un utilizzo preferenziale del vaccino AstraZeneca, in attesa di acquisire ulteriori dati, in soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide'.

Successivamente si cambia rotta: Astrazeneca viene raccomandato per i soggetti over-60 dal Ministero della Salute ritenendo 'sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell’elevata mortalità nelle fasce di età più avanzate si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone sopra i 60 anni. Chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria, può completare il ciclo col medesimo vaccino”.

Nel maggio 2021 si assiste all’ennesima inversione di tendenza di Aifa che ritiene 'la sicurezza della somministrazione di Astrazeneca nei soggetti di età inferiore a 60 anni rimane un tema ancora aperto e sul quale vi sono margini di incertezza. A oggi sono purtroppo numerosi gli eventi avversi, anche letali, riportati dai soggetti fruitori del vaccino Astrazeneca, in particolare quando trattasi di persone minori di 60 anni".

L'azione risarcitoria contro Astrazeneca

Sulla base di queste premesse, il Codacons ha quindi deciso di intervenire a tutela dei cittadini italiani, agendo su due piani distinti.

Sul caso della morte di Camilla Canepa, deceduta dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca, è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Genova chiedendo di iscrivere nel registro degli indagati il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Commissario Francesco Paolo Figliuolo e la Asl competente

Per tutti i cittadini che ne fossero interessati, invece, il Codacons ha istituito, a livello nazionale, una diffida per chiedere il risarcimento del danno, che contempla tre diverse fattispecie:

  • Il risarcimento del danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità Italiane: trattasi di danno ormai riconosciuto dalla Giurisprudenza da svariati anni in particolare a seguito del noto “caso Seveso” del 1976 (ove il danno morale lamentato da soggetti che provino in concreto di avere subito un turbamento psichico di natura transitoria a causa dell’esposizione a sostanze inquinanti è stato riconosciuto risarcibile autonomamente, anche in mancanza di una lesione all’integrità psico-fisica accertata o di altro evento produttivo di danno patrimoniale – Cassazione n. 2515 del 21 febbraio 2002).  Tale danno potrà forfettariamente quantificarsi nella misura di euro 10.000.
  • Il risarcimento del danno non patrimoniale-biologico, danno permanente o temporaneo, anche in termini di danno differenziale, riportato per essere stato sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca, con riserva di indicazione e quantificazione specifica.
  • L’indennizzo previsto dalla Legge 201/92 a carico dello Stato per essere stato sottoposto a vaccinazione da cui è derivala la menomazione psicofisica permanente da valutarsi e quantificarsi nel prosieguo (da indicare qualora sussistente).

Come fare per aderire alla class action

Chiunque appartenesse alla categoria under 60 e avesse ricevuto la prima dose di Astrazeneca, qualora fosse interessato ad aderire alla Class Action, può partecipare all’iniziativa, scaricando la diffida sul sito del Codacons.

Come raccontato da "Prima Il Levante", in Liguria è stato subito boom di adesioni. Le migliaia di manifestazioni di interesse da parte dei residenti hanno spinto il Codacons ad organizzare un incontro pubblico sull’argomento che si terrà online martedì 22 giugno 2021, dalle 11, attraverso un webinar dove medici, legali ed esperti risponderanno a dubbi e domande degli utenti, e illustreranno l’azione legale volta a far ottenere ai vaccinati under-60 con Astrazeneca un risarcimento fino a 10mila euro per i danni morali subiti.

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