Restrizioni aggiornate

Green pass: verso il no per i bar, sì invece per i ristoranti al chiuso (ma con una sola dose)

La cabina di regia dovrebbe decidere entro domani, martedì 20 luglio 2021.

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La decisione è prevista per oggi, mercoledì 21 luglio 2021 e già domani il Governo dovrebbe firmare un nuovo decreto i cui effetti dovrebbero partire da lunedì 26 luglio.

La "via italiana" al Green pass sembra delineata: alcune cose si potranno fare solo se in possesso della Certificazione verde. Come ad esempio andare in palestra o discoteca, oppure prendere un treno o un aereo. Non si esclude che ci si muoverà su diversi livelli, a seconda della pericolosità dei contesti, per esempio green pass con una sola dose di vaccino per andare al ristorante al chiuso, con doppia dose per i luoghi più affollati. In questa nuova classificazione si tenderà a diversificare i luoghi dove più alto è il rischio di contagiarsi prevedendo un doppio livello di obbligo del green pass.

"Salvi" invece i bar, per loro non dovrebbe arrivare alcuna restrizione, così come i ristoranti all'aperto.

Questo pare essere l'orientamento in attesa di conferme definitive, che arriveranno soltanto al termine dell'imminente cabina di regia in cui verranno discussi tutti i punti. Le decisioni verranno prese nelle prossime ore, seguendo lo schema che si ripete da mesi: prima la riunione della Conferenza delle Regioni - prevista nel pomeriggio odierno - che formalizzerà la proposta di modifica dei parametri dei territori, poi - nella giornata di mercoledì - la Stato-Regioni, la cabina di regia politica a palazzo Chigi e a seguire il Consiglio dei ministri che dovrebbe approvare il decreto con i nuovi parametri e i criteri per il Green Pass


Green pass: attesa la cabina di regia

Sarà una scelta soprattutto tecnica, al di là dei distinguo delle diverse forze di maggioranza: la risalita dei contagi, potrebbe teoricamente far ricadere alcune regioni in zona gialla già entro fine mese, stando ai vecchi parametri.

Certificazione dopo 14 giorni dalla seconda dose

L’Esecutivo punta a lasciare l’Italia in fascia bianca almeno fino al 15 agosto e dunque — oltre alla modifica dei parametri per la classificazione delle aree di rischio — si studiano misure che possano contribuire a frenare la corsa della variante Delta. 

Maggior rilievo, sulla classificazione delle aree di rischio, dovrebbe avere anche il numero di persone ricoverate in area medica e in terapia intensiva e non soltanto — come avviene attualmente — l’incidenza dei nuovi positivi ogni settimana su centomila abitanti. Si andrà in zona gialla se l’occupazione dei reparti ordinari supererà il 10% dei posti letto a disposizione e quella delle terapie intensive va oltre il 5%.

Il diktat rimane lo stesso: immunizzare il maggior numero di persone.

E cambierà certamente, allineandosi alle norme europee, il rilascio del Green pass stesso: dopo il quattordicesimo giorno dal completamento del ciclo vaccinale (seconda dose).

Scuola: lasciapassare per il personale?

Altro fronte aperto, la scuola: il Comitato Tecnico Scientifico starebbe valutando l'ipotesi di proporre al Governo l'utilizzo del Green Pass anche per chi lavora nelle scuole, da docente o da collaboratore scolastico. Una mossa che bypassa il più stringente concetto di obbligo vaccinale per i sanitari, ma che dovrebbe centrare il medesimo obiettivo.

E al centro dello scontro delle forze politiche vi è anche l'ipotesi di sottoporre a vaccinazione obbligatoria il personale scolastico: altro punto sul quale si preannuncia un braccio di ferro all'interno della maggioranza.

No i bar, sì i ristoranti al chiuso

La linea di Palazzo Chigi è quella di lasciare aperte il più possibile le attività e soprattutto evitare il fiorire di Regioni in fascia gialla.

Ricapitolando, le restrizioni dovrebbero arrivare in due step:

  • Dal 26 luglio Green pass obbligatorio per: stadi, concerti, fiere, locali da ballo, cinema, teatri e palestre, feste, banchetti e cerimonie. E sul fronte trasporti: treni a lunga percorrenza, ma anche navi, traghetti e aerei.
  • A inizio agosto: l'obbligo potrebbe essere esteso anche ai mezzi pubblici cittadini (bus, metro) e ai ristoranti al chiuso.

Prevedendo comunque che nelle aree dove maggiore è la circolazione del virus sia prevista ovunque la doppia dose. 

Proroga dello stato di emergenza

Nel decreto in arrivo sarà prevista anche la proroga dello stato di emergenza che scade il 31 luglio 2021. Finora il premier Draghi ha optato per l’allungamento di massimo tre mesi, ma non si esclude che, con l'incognita varianti e la riapertura delle scuole fra meno di un mese e mezzo, si possa prolungare fino alla fine dell’anno.

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