Grandi navi: lo stop al passaggio da Venezia dal 1° agosto diventa legge
Franceschini: "Decisione attesa dall'Unesco e da tutti coloro che sono stati a Venezia e sono rimasti stravolti dalla grandezza di queste navi passare nel luogo più fragile e bello del mondo".
Nella giornata di ieri, lunedì 13 agosto 2021, un decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha stabilito che dal primo agosto le grandi navi non potranno più transitare davanti a San Marco e sul canale della Giudecca a Venezia. A dare la "spinta" finale ad un'idea accarezzata da tempo, trasformatasi presto in un braccio di ferro tra cultura e ragioni economiche - a fronte del deturpamento paesaggistico che il transito di questi "colossi del mare" ha comportato per anni - è stato un vero e proprio ultimatum da parte dell'Unesco nel mese di giugno, come racconta Prima Venezia: bloccare subito il transito delle grandi navi dalla laguna oppure Venezia sarà inserita in una black list delle città in pericolo. E questo avrebbe significato dover predisporre un piano d'emergenza per risolvere le criticità... senza contare la brutta figura internazionale, questa la minaccia dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
LE PAROLE DI FRANCESCHINI:
Stop alle grandi navi a Venezia
Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Dario Franceschini, ministro della Cultura, al termine del Consiglio dei ministri, lasciando Palazzo Chigi, ha commentato:
"Davvero una giornata importante: non è esagerato definirla storica perché dopo anni di attesa dal primo agosto non passeranno più grandi navi davanti San Marco e il canale della Giudecca. Una decisione attesa dall'Unesco e da tutti coloro che sono stati a Venezia e sono rimasti stravolti dalla grandezza di queste navi passare nel luogo più fragile è bello del mondo. Una decisione importante. Ci saranno risarcimenti per chi subisce un danno per questa iniziativa ma finalmente l'Italia volta pagina''.
Il decreto
Il decreto stabilisce il divieto di navigazione a Venezia e nelle vie marittime definite di interesse culturale ed è previsto per le navi con almeno una di queste caratteristiche: - più di 25.000 tonnellate di stazza lorda; - più di 180 metri di lunghezza; - più di 35 metri di altezza - produzione superiore allo 0,1% di zolfo. E' previsto un fondo per garantire un contributo alle aziende dell'indotto e ai lavoratori. Le navi che non hanno le predette quattro caratteristiche, e che sono dunque considerate sostenibili, potranno continuare ad attraccare (si tratta di navi da crociera da circa 200 passeggeri). Il decreto dichiara monumento nazionale le vie urbane d'acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia.
Risarcimenti previsti
Ci saranno approdi provvisori a Marghera, e sono previsti risarcimenti per le aziende che saranno danneggiate da questa decisione.
'Il Decreto adottato oggi costituisce un importante passaggio per la tutela del sistema lagunare veneziano. Queste norme intervengono nell'immediato con le cautele e i ristori necessari per mitigare l'impatto occupazionale sul settore e si affiancano al concorso di idee, il cui bando è già stato pubblicato, per la futura realizzazione e gestione di punti attracco fuori dalle aree protette della laguna con l'obiettivo di rendere compatibile l'attività croceristica con la salvaguardia paesaggistica e ambientale. Al tempo stesso si concluderanno i lavori di completamento del Mose e si realizzerà in tempi brevi l'Autorità della Laguna con la rinascita del Magistrato alle acque''.
E' quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio al termine del Cdm che ha dato il via libera al decreto grandi navi.