Gli Stati Uniti hanno colpito un’imbarcazione proveniente dal Venezuela in acque internazionali del Mar dei Caraibi, accusata di trasportare droga verso il territorio americano. L’operazione, ordinata direttamente dal presidente Donald Trump, ha portato all’uccisione di 11 presunti narcotrafficanti appartenenti al gruppo criminale Tren de Aragua, classificato da Washington come “organizzazione terroristica straniera“.
L’annuncio di Trump e il video dell’attacco
“Questa mattina presto, su mio ordine, le forze militari statunitensi hanno condotto un attacco cinetico contro narcotrafficanti identificati con certezza come appartenenti al Tren de Aragua”, ha dichiarato Trump sul suo social Truth Social, allegando un video che mostra l’imbarcazione colpita da un missile.
“L’attacco è avvenuto mentre i terroristi erano in mare e trasportavano sostanze stupefacenti illegali diretti verso gli Stati Uniti. Che questo serva da avvertimento: STATE ATTENTI!”, ha aggiunto il tycoon.
Anche il Pentagono ha confermato l’operazione, parlando di un’azione mirata contro “narcotrafficanti armati” nel sud dei Caraibi e sottolineando che nessun militare statunitense è rimasto ferito.
La strategia americana nei Caraibi
Il raid si inserisce in una più ampia strategia di pressione voluta da Trump contro il regime di Nicolás Maduro, accusato dalla Casa Bianca di proteggere i cartelli del narcotraffico.
Nelle ultime settimane Washington ha rafforzato la presenza militare nella regione, schierando otto navi da guerra – tra cui quattro cacciatorpedinieri e una nave d’assalto anfibio – oltre a un sottomarino d’attacco e circa 4200 marines. La flotta è affiancata da pattugliatori della Guardia costiera, velivoli da ricognizione e droni armati.

Parallelamente, gli Stati Uniti hanno alzato a 50 milioni di dollari la taglia su Maduro e autorizzato il Pentagono e la Cia ad agire contro i cartelli della droga sia in Venezuela che in Messico.
Caracas respinge le accuse: “Video falso”
Da Caracas la reazione è stata durissima. Il ministro della Comunicazione Freddy Ñáñez ha accusato gli Stati Uniti di aver diffuso “un falso video generato con l’Intelligenza artificiale” per inscenare l’attacco.

“Il segretario di Stato Marco Rubio continua a mentire al suo presidente. Il Venezuela non è una minaccia”, ha scritto su Telegram, denunciando un’operazione di propaganda volta a giustificare una “guerra ingiustificata“.
Il presidente Maduro, solo due giorni fa, aveva parlato della presenza navale americana al largo del Venezuela come della “maggiore minaccia degli ultimi cento anni contro il continente sudamericano“, assicurando che il Paese “non cederà di fronte a minacce e ricatti“.