Chi riparte per primo

Fase 2, in attesa del nuovo discorso di Conte. Preparatevi a dire (quasi) addio alle certificazioni VIDEO

Attenzione: il ripristino del lockdown totale o parziale (anche a livello territoriale in maniera circoscritta) potrebbe tornare appena si rilevi un deterioramento dei dati epidemiologici.

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Non ci sono ancora annunci ufficiali, ma il premier Giuseppe Conte potrebbe tornare a parlare già questa sera, sabato 25 aprile 2020, per fare chiarezza su tutti i dettagli dell'attesissima Fase 2. Ma non è detto neppure che il Presidente del Consiglio decida di lasciar passare la ricorrenza dedicata alla Liberazione dal nazifascismo e che quindi torni di fronte agli italiani domani, domenica, o addirittura lunedì.

Limato dopo una raffica di riunioni in settimana, è ormai pronto il documento tecnico messo a punto dalla task force guidata dal supermanager Vittorio Colao.

In attesa del nuovo discorso di Conte: il lockdown potrebbe comunque tornare

Le riunioni si susseguono in attesa di conoscere dal premier Conte le decisioni definitive da applicare a quella Fase 2 annunciata per il 4 maggio.

Restano tensioni residue tra Roma e alcuni regioni, ma nel frattempo è pronto il documento messo a punto dalla Task Force Colao: la premessa da imprimere a fuoco nella mente è che il ripristino del lockdown totale o parziale (anche a livello territoriale in maniera circoscritta) potrebbe tornare appena si rilevi un deterioramento dei dati epidemiologici. E' quanto si legge in uno dei passaggi chiave dei documento.

Chi potrà ripartire prima e addio autocertificazione (quasi)

Primo step: semaforo verde a chi è impiegato nell'edilizia, nel settore manifatturiero e nel commercio. Sono queste le attività che dovrebbero ripartire per prime.

Altra ipotesi sul tavolo è che venga richiesta l'autocertificazione solo a chi deve spostarsi tra le regioni e non all'interno della stessa e quindi nemmeno dentro lo stesso Comune.

Diversi comunque ancora i nodi da sciogliere e le criticità in generale. Aldilà dei criteri di sicurezza di cui dovranno dotarsi le aziende, tra le categorie a rischio le attività artistiche, sportive e di intrattenimento e divertimento.

Il Governo lavora al nuovo decreto di sostegno all'Economia

Nel documento si parla poi di uniformare su scala nazionale la gestione di informazioni e dati sul rischio medico sanitario e di coinvolgere le parti sociali. Inoltre si parla della necessità di misure per le famiglie e di monitoraggio e prevenzione del rischio psicologico e sociale.

Intanto il governo lavora sul nuovo decreto di sostegno all'economia prevedendo un extra deficit di 55 miliardi nel Def, provvedimento approvato a Palazzo Chigi nelle stesse ore in cui la Camera convertiva in legge il primo decreto di aiuti economici (quello di marzo).

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