Mercato tutelato addio

Energia domestica, si passa al libero mercato: quando e come cambiare fornitore

Destinato a scomparire il Servizio Elettrico Nazionale, che attualmente detiene una quota di mercato "egemonica", pari all'86,4%.

Energia domestica, si passa al libero mercato: quando e come cambiare fornitore
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Il Servizio Elettrico Nazionale si avvia alla fine, a favore del libero mercato. Cosa succederà e come non farsi cogliere impreparati?

La chiusura del Servizio Elettrico Nazionale

La data fatidica è il primo gennaio 2023: sancirà la fine dei "prezzi tutelati" e la scomparsa dei fornitori che operano in "maggior tutela". Vediamo cosa significa.

Il servizio di maggior tutela è una opzione prevista nel mercato energetico italiano, che garantisce al consumatore l'erogazione di energia elettrica e gas alle condizioni economiche e contrattuali stabilite dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Allo scattare del 2023 il mercato tutelato scomparirà e rimarrà solo il libero mercato.

Anche i fornitori d'energia elettrica che operano nel mercato tutelato, come ad esempio il Servizio Elettrico Nazionale (ex Enel Servizio Elettrico vecchia denominazione erroneamente ancora utilizzata) scompariranno. La strada finora è quella di optare per un passaggio graduale, senza destabilizzare i consumatori domestici e le piccole imprese: i più restii a valutare un cambio di fornitore.

In Italia, il Servizio Elettrico Nazionale detiene una quota di mercato pari all'86,4% nel 2018 (diminuita solo di un decimo punto di percentuale dal 2017), quasi un'egemonia. Per questo motivo l'argomento interessa per forza di cose la stragrande maggioranza degli italiani.

Cosa accadrà quando SEN chiuderà?

Dopo la chiusura a gennaio 2023 per il momento è previsto un passaggio intermedio al Servizio di Maggior Tutela (o anche Servizio di Salvaguardia) per i clienti del Servizio Elettrico che non avranno provveduto al cambio fornitore allo scattare dell'anno.

Si tratta di una tipologia di fornitura, già esistente, dedicata agli utenti alimentati in media tensione o alle aziende in bassa tensione con più di 50 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro che, successivamente all'entrata in vigore del libero mercato dell'energia non hanno ancora scelto un fornitore o hanno disdetto il proprio contratto senza attivarne uno nuovo.

Fate attenzione: al momento i clienti che rientrano nel Servizio di Salvaguardia pagano un sovrapprezzo che varia da regione a regione (al momento valore minimo in Veneto e massimo in Calabria).

Motivo in più per non aspettare (e rischiare di pagare più del dovuto) e iniziare a guardarsi in giro scegliendo il fornitore dal libero mercato più adatto alle proprie esigenze con soluzioni personalizzate.

Come funziona il passaggio?

Il cambio fornitore non ha alcun costo, non prevede nessun intervento tecnico sul contatore né interruzioni momentanee della corrente elettrica. Sarà il nuovo fornitore a occuparsi della disdetta del vecchio contratto.

Perché il SEN chiude?

La risposta è semplice: favorire il mercato libero. Una maggior disponibilità di offerte garantirà ai cittadini più informati di selezionare la soluzione più adatta alle proprie abitudini di consumo, favorendo anche il risparmio in bolletta.

Lo scopo è un miglioramento per tutti grazie a una maggiore concorrenza. Il processo di liberalizzazione del mercato, in Italia cominciato in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, ha avuto inizio nel 1999 col Dl. n. 79 del 16 marzo, meglio conosciuto come decreto Bersani, il quale creava un libero mercato che negli anni successivi ha gradualmente permesso la liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, fino ad arrivare, nel 2007, alla sua completa liberalizzazione.

C'è inoltre da tenere presente che le tariffe del mercato libero includono servizi aggiuntivi, sconti, programmi fedeltà e offerte energia verde: inesistenti nel mercato di maggior tutela;

  • Le tariffe del mercato tutelato cambiano ogni tre mesi perché influenzate dall'incontro tra domanda ed offerta nel mercato all'ingrosso. Ciò significa che il prezzo a cui i clienti del tutelato pagano l'energia aumenta o diminuisce ogni tre mesi, rendendo la spesa in bolletta meno prevedibile.
  • A differenza del prezzo regolamentato, le tariffe luce e dei fornitori del mercato libero possono essere a prezzo bloccato o indicizzato a seconda della volontà e delle esigenze del cliente.

Infine clienti del mercato tutelato non possono avere lo stesso fornitore per luce e gas. I clienti del libero mercato, invece, possono sottoscrivere un'offerta luce e gas dello stesso fornitore ed avere così un solo servizio clienti ed una sola app per la gestione delle utenze sia di luce che di gas, nonché sconti esclusivi per chi decide di attivare sia luce che gas.

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