Dopo la folla nelle città, l'ipotesi: Italia tutta zona rossa (o arancio) a Natale
Si valuta però una deroga che dia a chi abita in paesi sotto i 5000 abitanti la possibilità di spostarsi entro i 30 chilometri.
Da Milano a Torino, da Bologna a Roma. Era già tutto previsto: non è la famosa canzone di Cocciante, ma quanto andato in scena nel weekend ovunque nelle grandi città, ovvero la folla riversatasi nei centri dello shopping, che ha fatto perdere le staffe anche al solitamente pacato ministro degli Affari regionali Francesco Boccia:
"Folle ingiustificabili, sarebbe meglio il lockdown generale".
Domenica di folla nel centro delle grandi città
LE IMMAGINI DA MILANO:
All'ombra della Madonnina, complice anche la bella giornata di sole, piazza Duomo, galleria e corso Vittorio Emanuele letteralmente presi d'assalto: c'è chi passeggia, chi compra i regali di Natale e chi torna a fare l'aperitivo. Per dare un parametro, i bar passano da una quarantina di croissant venduti in una mattina fino a una settimana fa a oltrepassare abbondantemente il centinaio.
Non solo, tutto esaurito in molti ristoranti, che hanno prolungato il servizio fino a pomeriggio inoltrato, segno del fatto che anche le abitudini degli avventori stanno cambiando. Molte anche le prenotazioni per il pranzo di Natale.
Scatta l'ipotesi: Italia tutta zona rossa a Natale
Scene identiche un po' ovunque. Il che conferma proprio la gran voglia diffusa di normalità che ha messo immediatamente in allarme il Governo. E proprio mentre si discuteva di un allentamento del Dpcm a Natale (la possibilità di concedere più libertà negli spostamenti per i piccoli Comuni sarà in discussione mercoledì in Parlamento, si valuta una deroga che dia a chi abita in paesi sotto i 5000 abitanti la possibilità di spostarsi entro i 30 chilometri) ecco invece che spunta, per porre freno al "liberi tutti", l'ipotesi di un irrigidimento delle misure anticontagio nei giorni festivi e prefestivi: l'idea è quella di rendere tutta l'Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio.
"Potrebbero arrivare ulteriori restrizioni perché i contagi stanno tornando un po' a risalire", ha ammesso anche Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni. Domani, martedì 15 dicembre 2020, riunione con il Cts per proporre misure più specifiche.