Sconcertante

Donna si dà fuoco in un campo: i passanti la filmano invece di salvarla

La sindaca di Crema: "Dobbiamo farci delle domande. Serie e molto, molto urgenti. Cosa siamo diventati?".

Pubblicato:
Aggiornato:
Donna si dà fuoco in un campo: i passanti la filmano invece di salvarla

Il luogo della tragedia

L'abominio sta nel fatto che probabilmente, mentre filmavano, pensavano proprio: "Va che video spettacolare da postare sui social o da mandare agli amici via WhatsApp". Ma non era uno spettacolo, non si trattava di una finta: stavano riprendendo in diretta la morte di un essere umano. E' questo l'aspetto più assurdo rispetto a quanto accaduto ieri, sabato 1 agosto 2020, a Crema e che ha sollevato un'ondata di indignazione a livello nazionale.

GUARDA IL VIDEOSERVIZIO:


Donna si dà fuoco in un campo

Da Prima Cremona

Si è data fuoco in un campo in via Milano a Ombriano (Crema): è successo poco prima delle 13, inutile ogni tentativo di salvarle la vita.

Una scena incredibile e tremenda quella a cui hanno assistito alcuni passanti che ieri, poco dopo l’ora di pranzo, hanno visto una donna, le cui generalità non sono ancora state diffuse, cospargersi con il contenuto di una bottiglietta e poi darsi fuoco. Immediato il tentativo di un uomo di spegnere le fiamme utilizzando prima un asciugamano poi un estintore, ma purtroppo per la donna non c’è stato nulla da fare.

Il campo teatro del dramma

I passanti la filmano invece di salvarla

E’ il sindaco di Crema Stefania Bonaldi a diffondere, via social, la testimonianza di chi ha tentato di salvare la vita alla donna. Una testimonianza dura che punta il dito contro i curiosi che invece di intervenire sono rimasti a filmare la scena mentre una donna bruciava sotto i loro occhi.

“Buongiorno, una donna poco fa, al campo del Mezzo, si è data fuoco. Mentre passavo con mia moglie sono sceso subito dall’auto e ho cercato di spegnere quello che potevo con un asciugamano da palestra. La signora bruciava nel campo di fronte e io ero l’unico che cercava di fare qualcosa. In compenso una ventina di persone con il telefonino, che riprendevano la scena. Dopo minuti e minuti si è avvicinato uno con un estintore che non sapeva cosa fare. Ho spento tutto con l’estintore.

La signora penso sia morta, nonostante io continuavo a parlare cercando un respiro… alla fine i soccorsi sono arrivati dopo 15 minuti… ho provato anche io il 113-112 e rimanevo in attesa. Non so se si sarebbe salvata. Ma la gente con il telefonino dal parcheggio del Mezzo mi ha lasciato di sasso. Sono arrivati solo alla fine. Quando ormai avevo spento tutto.. per curiosità! Si parla di un essere umano, ma quelle persone con il telefonino cosa facevano, riprendendo???? Se fossi passato un paio di minuti prima, forse l’avrei salvata. Scrivo a lei perché è il primo cittadino di Crema e questo evento è successo nella sua, Nostra, città. So che lei non può far nulla… ma ho pensato a lei come primo cittadino per avvisarla per prima. Ho scritto a lei perché magari alcuni messaggi arrivano più forti dalla sua carica… Mi è spiaciuto che nessuno abbia avuto l’idea di intervenire prima…”.

La sindaca di Crema: "Cosa siamo diventati?"

La dura valutazione della sindaca di Crema:

“Non sappiamo ancora chi sia, questa povera donna, e non conosciamo bene le dinamiche di quanto accaduto, saranno le Forze dell’Ordine a farci capire qualcosa in più. Ma la testimonianza di questo primo soccorritore, che passava in quel momento e si è fermato a porgere aiuto, è agghiacciante. La pubblico, d’accordo con colui che me l’ha mandata, per sollecitare la nostra riflessione. Comprendo che non tutti possano avere il sangue freddo e la prontezza per intervenire quando una persona si dà fuoco. Si può rimanere gelati dallo shock di quanto sta accadendo, anche coi 40 gradi di oggi. Ma se gli spettatori di questa tragedia hanno avuto la freddezza di prendere il telefonino ed immortalare la scena, anziché correre in aiuto o chiamare i soccorsi, allora dobbiamo farci delle domande. Serie e molto, molto urgenti. Cosa siamo diventati? E se quella donna fosse stata nostra figlia, sorella, moglie, madre? Cosa può renderci così insensibili e distaccati verso la sofferenza degli altri? Perché questa indifferenza? Un abbraccio a questo “buon samaritano”, che passava per caso e si è fermato a prestare aiuto, anche se evidentemente non è bastato, ed un pensiero pieno di dolore per questa donna. Non è un buon giorno, oggi, Crema”.

Seguici sui nostri canali