NUOVO ALLARME

Dal Congo nuovo incubo dopo il Covid: la misteriosa malattia X e i controlli negli aeroporti in tutto il mondo

Un virus da fine ottobre sta colpendo il Paese africano. Oltre 100 i morti e centinaia di contagiati, l'Oms ha inviato un team di esperti

Dal Congo nuovo incubo dopo il Covid: la misteriosa malattia X e i controlli negli aeroporti in tutto il mondo
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Dalla Cina al Congo. Dal Covid a una malattia "misteriosa che sta facendo stragi di morti.

Ed è ancora paura, con l'Europa e l'Italia che hanno subito iniziato a drizzare le antenne.

Congo: la misteriosa malattia X

Tutto perché ormai da più di un mese nella provincia di Kwango, nella Repubblica Democratica del Congo, è in corso un'emergenza sanitaria a causa di una malattia non identificata che ha causato oltre 70 morti (anche se c'è chi parla di oltre 14o) nelle ultime settimane, con sintomi che ricordano l'influenza, come febbre alta, mal di testa, tosse, difficoltà respiratorie e anemia.

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Influenza o virus, cosa sta succedendo

Secondo i dati che arrivano dall'autorità locali i più colpiti sarebbero donne e bambini. 

La situazione è particolarmente grave nella zona rurale di Panzi (le prime avvisaglie si sono avute a fine ottobre), dove la carenza di forniture mediche e infrastrutture sanitarie adeguate complica la gestione della crisi.

Si tratta tra l'altro di una regione dove manca anche l'acqua potabile.

E nel mondo già è scattata l'allerta e c'è l'incubo di una nuova pandemia.

Ondata di morti, l'allarme dal Congo

Le autorità sanitarie locali hanno così richiesto l'intervento di esperti e organizzazioni internazionali, tra cui l'OMS, che sta lavorando per identificare il patogeno attraverso l'analisi di campioni prelevati dai pazienti.

La popolazione è stata invitata a evitare contatti con i corpi delle vittime, per contenere un possibile contagio.

Il Congo, già colpito da altre emergenze sanitarie, come l'epidemia di vaiolo delle scimmie (oltre 47.000 casi sospetti nel 2024), affronta grandi difficoltà a causa della fragilità del sistema sanitario, che rischia di favorire la diffusione della malattia anche oltre i confini nazionali​.

Le reazioni in Europa e nel mondo

La comunità internazionale guarda con attenzione alla situazione, temendo che il focolaio possa evolversi in una crisi sanitaria globale.

L'Italia ad esempio ha già alzato il livello di controlli nei porti e negli aeroporti, in particolare per gli arrivi internazionali.

Gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute, che si occupano del controllo sanitario su passeggeri e merci sono state allertate anche se è bene ricordare che non esistono voli diretti dal Congo.

Virus conosciuto (ma non è il Covid) o uno nuovo?

Mentre come detto, dopo la richiesta di aiuto, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha inviato in Congo un team di esperti.

L'obiettivo è capire se si tratta di un virus conosciuto (anche se si esclude possa essere il Covid) o uno nuovo.

Il commento dell'infettivologo Bassetti

Sulla vicenda è intervenuto anche l'infettivologo Matteo Bassetti:

"Tutti noi medici stiamo cercando di conoscere e saperne qualcosa in più. Non vogliamo una nuova pandemia. Attenzione alta, ma nessun panico".

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