Primo giorno senza nuovi casi in Veneto e nelle aziende niente contagi fra colleghi
Trovati 4 positivi su 1.518 lavoratori testati. Tre di loro lavorano per un'azienda che aveva chiuso durante il lockdown, il contagio non è avvenuto in fabbrica.
Giovedì 21 maggio 2020 è stato il primo giorno senza nemmeno un nuovo caso positivo al Covid-19 in Veneto. Una data storica, e intanto i primi risultato di uno studio condotto nel Padovano sembrano dare un'indicazione forte: non sono i luoghi di lavoro a rappresentare un fattore critico per la diffusione del contagio, come ci aspettavamo.
Covid-19: nelle aziende venete
Su 1.518 lavoratori testati solo 4 sono risultati positivi. Questi i dati emersi dal progetto pilota della Regione Veneto, che ha coinvolto e monitorato nove aziende del territorio padovano, dove si era sviluppato il primo focolaio Covid-19 a Vò Euganeo. Un dato significativo, soprattutto a fronte delle riaperture, che conferma la validità delle misure di sicurezza messe in atto all'interno delle fabbriche per scongiurare nuovi contagi fra lavoratori.
Non si è diffuso il contagio
L'entrata nel vivo della fase 2 prevede la ripresa massiccia delle attività lavorative e l'inevitabile ripopolamento delle fabbriche. Uno dei primi problemi da affrontare per scongiurare una nuova diffusione dei contagi è evitare che il virus possa trasmettersi tra colleghi al lavoro. In Veneto è stata istituita una task force - guidata dalla dottoressa Francesca Russo, capo del dipartimento prevenzione della sanità regionale - che ha eseguito i primi controlli in 9 aziende di medie e grandi dimensioni scelte a Padova e provincia, proprio dove si era manifestato il primo focolaio regionale. Di queste 9, 7 non hanno avuto alcun dipendente contagiato, mentre nelle altre strutture sono state trovati 4 lavoratori positivi.
I dettagli dello studio
Delle 9 aziende esaminate, 8 non hanno mai chiuso durante la quarantena. Interessante notare che dei 4 lavoratori che sono risultati positivi al test, 3 appartengono all'unica azienda coinvolta nello studio rimasta chiusa durante il lockdown. Michele Mongillo, medico che ha seguito lo studio, ha commentato: "Pare che le misure di contenimento applicate sotto i capannoni stiano funzionando”. L'altro dato meritevole di attenzione riguarda le condizioni dei lavoratori trovati postivi: tutti asintomatici. Il tampone ha permesso di individuarli e isolarli. I lavoratori sottoposti alle analisi sono stati 1.518.