Coronavirus, i lombardi combattono e non si arrendono
Il gruppo consigliare della Lega in Regione Lombardia: "Ora il Governo deve darci una mano".
Dal gruppo consigliare della Lega in Regione Lombardia
Il Coronavirus è entrato nelle vite di tutti noi lombardi come un fulmine a ciel sereno, sconvolgendo la nostra quotidianità, creando paura e danni. Siamo stati colpiti di sorpresa, ma ci siamo subito rialzati, anche se con difficoltà. Lo spirito dei lombardi è combattivo per natura, arrenderci per noi non è un’opzione accettabile.
Per questo, dopo aver provveduto nel più breve tempo possibile all’emanazione di misure straordinarie per la tutela della salute dei cittadini, ora è necessario guardare anche al futuro e fare in modo che l’economia del territorio non venga eccessivamente penalizzata.
Il secondo effetto negativo del Coronavirus, dopo il danno alla salute, è quello di colpire le attività produttive, mettendo a rischio i posti di lavoro. Le Istituzioni hanno il dovere di difendere anche da questa minaccia i Lombardi e la Lega per prima si è fatta interprete di questa esigenza, proponendo una serie di misure di sostegno a tutte le attività economiche penalizzate dall’emergenza sanitaria. La Lega ha quindi presentato una mozione urgente in Consiglio regionale, che è stata poi modificata inglobando anche le proposte provenienti da tutti gli altri partiti: il risultato è stato un documento votato all’unanimità dei presenti in Aula, senza distinzioni di colore politico, uniti dall’obiettivo di fare il bene dei Lombardi.
La mozione, oltre a impegnare la stessa Regione Lombardia a fare quanto in suo potere con le risorse a disposizione, chiede ufficialmente al Governo nazionale di aiutare le imprese e le attività economiche lombarde penalizzate dall’emergenza con diverse misure tra cui, solo per citare quelle principali, l’esenzione dai tributi e dal pagamento delle utenze, il sostegno agli esercenti nei settori della somministrazione di cibi e bevande e dell’intrattenimento, i risarcimenti per le imprese operanti nel turismo, la creazione di un Fondo nazionale di solidarietà. Fondamentale, inoltre, che questi aiuti riguardino tutta la Lombardia, e non solo le zone rosse.
La Lombardia ha sempre dato tanto, anzi tantissimo, al Paese, in termini economici e non solo. Ora è il momento che lo Stato faccia il suo dovere nei confronti dei Lombardi.