Convivere col virus senza drammatizzare e senza banalizzare
Pizzul (Pd): Abbiamo vissuto una settimana di infodemia più che di epidemia".
Ammettiamolo: l'emergenza Coronavirus ci ha trovati impreparati. Finchè l'allarme riguarda altri e può permetterci di trastullarci sui social network tutto va bene, quando l'allarme tocca la nostra vita tutto cambia.
Abbiamo vissuto una settimana di infodemia più che di epidemia e i danni sul sistema sociale ed economico sono evidenti: nessuno si fida più degli altri.
Arriviamo a mettere in discussione anche coloro che da una vita studiano virus ed epidemie se le loro proposte non collimano con i nostri desideri. E questo, purtroppo, rischia di accadere anche nelle istituzioni.
In questi giorni ci siamo scoperti fragili e limitati e questo non è certo un male, perchè ci consente di capire il valore degli altri, senza i quali la nostra vita (ne sanno qualcosa gli abitanti della zona rossa del lodigiano) è molto più povera, se non impossibile.
In questi giorni abbiamo anche sperimentato che cosa significa essere guardati con sospetto, indicati come pericolo, esclusi. Una lezione importante, un bagno di umiltà che spero serva a farci capire dove potrebbe portarci un miope isolazionismo securitario.
Bisogna imparare a convivere con il virus, senza drammatizzare e senza banalizzare. Noi italiani vaghiamo tra l'uno e l'altro di questi eccessi. Tutti. Politica compresa.
Da questa emergenza ne usciremo solo insieme. Se qualcuno vorrà provare a vincere (che cosa poi) da solo, perderemo tutti. Lo diceva già don Lorenzo Milani: "sortirne tutti insieme è la politica".
Fabio Pizzul dal Consiglio regionale della Lombardia