Come vedere in streaming il concerto di Muti al Donizetti di Bergamo
Tre eventi unici: a Bergamo, Napoli e Palermo che potranno essere gustati comodamente (e gratuitamente) da casa.
In periodo di pandemia anche l'arte si fa domestica: parafrasando Dostoevskij, la bellezza (e la scienza) salveranno il mondo. Fra i simboli del bello italico troneggiano da secoli l'opera e il bel canto, con un repertorio di tutto rispetto invidiatoci anche all'estero. Al Teatro Donizetti di Bergamo, nel 2016, una delle più prestigiose bacchette nostrane, il maestro Riccardo Muti, aveva celebrato cinquant’anni di carriera con la Sinfonia del Don Pasquale dicendo: "Voglio lasciarvi con il senso della speranza e del sorriso". A 5 anni da quell’appuntamento eccezionale, il maestro è tornato nel teatro restaurato, il 10 marzo, con la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, per lanciare un messaggio di rinascita. Muti ha registrato la prima tappa di una tournée in streaming attraverso l’Italia organizzata da Ravenna Festival (le tappe successive saranno a Napoli e Palermo). L’esibizione si potrà vedere in Rete dal 21 marzo, per un mese. Vi spieghiamo dove e come.
Muti: il concerto in streaming
L’appuntamento al Donizetti è un dono di Bper Banca. Ed è stato scelto il 21 marzo, primo giorno di primavera, per la trasmissione in streaming del concerto di Bergamo, a un anno di distanza dal primo lockdown. L’omaggio al compositore bergamasco è doppiamente significativo in quanto Muti è profondamente legato a Don Pasquale, di cui eseguirà la Sinfonia anche in quest’occasione, come 5 anni fa. Al valore intrinseco di un’opera che è il punto di arrivo di una grande tradizione – quella della Scuola napoletana e di Mozart – si somma infatti il motivo personale: fu questo il primo titolo diretto da Muti a Salisburgo su invito di Herbert von Karajan. Il programma al Donizetti si completa con la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55, l’imponente Eroica di Beethoven, la cui marcia funebre passa da una solenne malinconia al lamento commosso e nella quale si dipanano gli ideali di eguaglianza, libertà, fraternità.
L’esibizione si potrà vedere gratuitamente in Rete dal 21 marzo, per un mese, su bper.it, su ansa.it e ravennafestival.live.
La tappa partenopea
Il profondo amore e costante impegno dimostrati da Muti nel promuovere la riscoperta di compositori e opere della Scuola napoletana e il loro fondamentale contributo alla storia musicale europea non potevano non essere protagonisti proprio a Napoli: al Teatro Mercadante, per un concerto che è anche un’anteprima dell’edizione 2021 di Napoli Teatro Festival, il programma si apre infatti con la Sinfonia spagnola che Saverio Mercadante compose per “I due Figaro”. Il manoscritto fu scoperto a Madrid nel 2009 dallo studioso torinese Paolo Cascio; “I due Figaro” era stata creata nel 1826 su libretto di Felice Romani proprio per la capitale spagnola, prosecuzione delle Nozze mozartiane e del Barbiere di Rossini. All’immersione nel mondo dell’opera si contrappone quella nell’universo sinfonico, con la Sinfonia n. 9 in do maggiore D 944 di Franz Schubert, quella “Grande” che, composta tra il 1825 e il 1826, non ebbe esecuzione pubblica fino al 1839, quando fu diretta da Mendelssohn dopo che Schumann l’aveva scoperta fra le carte dell’autore.
Il concerto, registrato il 19 marzo, sarà disponibile dal 26 marzo su live.napoliteatrofestival.it e su cultura.regione.campania.it, su ansa.it e ravennafestival.live.
Il concerto siciliano
Ancora Schubert, questa volta la sua Sinfonia n. 3 in re maggiore D 200, nel programma di Palermo, ultima tappa di questa tournée; qui a Muti sarà conferita la cittadinanza onoraria per l’impegno nel diffondere i valori della pace e della comunione fra i popoli attraverso il linguaggio universale della musica. Composta da Schubert nel 1815, pochi mesi dopo il suo diciottesimo compleanno, anche la Sinfonia n. 3 fu eseguita pubblicamente solo molto più tardi, nel 1881 a Londra. L’itinerario musicale si conclude con una storia di integrazione sociale: nel 1892 Antonín Dvořák fu invitato dalla mecenate Jeanette Thurber a dirigere il Conservatorio di New York, una delle prime scuole ad ammettere donne e afroamericani. A contatto con lo sterminato repertorio spiritual e dei nativi, il compositore unì due patrimoni popolari, quello boemo e quello americano, nella sua Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95, “Dal Nuovo Mondo”.
Il concerto, registrato il 21 marzo, sarà disponibile dal 28 marzo su teatromassimo.it, ansa.it e ravennafestival.live.