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Chi si rivede! L'autonomia del Veneto torna in agenda: la Commissione parlamentare a Venezia

Con l'emergenza Covid sotto controllo, si torna a parlare di autonomia differenziata. Zaia: "Ora avanti spediti". E il ministro Gelmini fa sponda.

Chi si rivede! L'autonomia del Veneto torna in agenda: la Commissione parlamentare a Venezia
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Torna in agenda l'autonomia del Veneto, oggi a Palazzo Ferro Fini l'audizione da parte della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali in materia di autonomia differenziata e regionalismo.

Chi si rivede! L'autonomia del Veneto torna in agenda

Con l'emergenza Covid in gran parte rientrata e la zona bianca imminente (ieri ad esempio zero morti in Veneto), torna prepotentemente in agenda il tema cardine dell'attuale mandato del presidente Zaia: l'autonomia regionale.

E' stato di recente lo stesso Governatore, anche durante l'inaugurazione del tratto dello Pedemontana tra Bassano e Montebelluna, a rimettere al centro la storica "battaglia"  per l'autonomia differenziata: "Andiamo avanti spediti ora, la prossima grande opera in Veneto? L'autonomia", aveva scherzato - ma non troppo - il presidente della Regione rispondendo ai cronisti.

Oggi l'audizione della Commissione parlamentare

E oggi, lunedì 31 maggio 2021, proprio Zaia sarà presente alle ore 15.00 in Consiglio Regionale, a Palazzo Ferro Fini, all’audizione da parte della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali in materia di autonomia differenziata e regionalismo.

Non a caso l'interlocuzione con il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, si è intensificata nelle ultime settimane e l'argomento è sul tavolo, tra le priorità.

Giova ricordare che nel 2017, nell'apposito referendum popolare, oltre 2 milioni di veneti si sono espressi in maniera inequivocabile a favore dell'autonomia, con una percentuale del 98% per il sì. Da allora il dossier è tuttavia rimasto nel "cassetto", parcheggiato in attesa di tempi migliori che ora sembra siano finalmente maturati.

Il ruolo centrale del Parlamento e la legge quadro

Fondamentale in questa partita il ruolo del Parlamento, cui è demandata l’approvazione della legge quadro che fissa i paletti entro cui Stato e Regioni chiuderanno poi le intese sulle materie e le relative risorse. E proprio sulla "legge quadro", il ministro Gelmini ha annunciato possibili modifiche, previa consultazione con i presidenti e con la Conferenza Stato-Regioni.

Nel frattempo, proprio in vista della discussione con Roma, che si preannuncia in ogni caso complessa, è stato costituito con le università del Triveneto l’osservatorio tecnico scientifico che affiancherà la delegazione trattante.

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