Numeri in crescita

Ben 91 femminicidi e 718 casi di revenge porn nel 2020 | Giornata contro violenza sulle donne

Non c’è solo la violenza reale. Troppe donne si ritrovano a fare i conti anche con quella virtuale.

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E’ passato un anno dall'entrata in vigore della legge sul cosiddetto “Codice rosso” (che ha modificato il codice penale a maggior tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti). Ma nel 2020 sono stati ben 91 i femminicidi registrati sul territorio nazionale, in forte crescita.


Ben 91 femminicidi a un anno da legge "Codice Rosso"

Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede annuncia che nei primi 12 mesi di applicazione della nuova legge, i quattro nuovi reati introdotti nella nell'ordinamento hanno portato nel complesso all'apertura di quasi 4mila indagini complessive.

Ma resta ancora tanta la strada da fare. Anche perché i reati di genere sono tuttora in aumento a causa dell'emergenza sanitaria: addirittura +11% i maltrattamenti in famiglia rispetto al 2019.

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Giornata contro violenza sulle donne (reale e virtuale)

Ma non c’è solo la violenza reale. Troppe donne si ritrovano a fare i conti anche con quella virtuale: due video privati al giorno in media (718 da inizio gennaio) vengono fatti rimbalzare sulla Rete da ex compagni: scatti o filmati intimi poi diffusi per dileggio o per vendetta. E’ il cosiddetto “revenge porn”, e vede vittime sempre più spesso anche ragazze minorenni, ricattate o minacciate.

Ma il vero problema è forse il sommerso, enorme, che si cela sotto la paura e la resistenza alla denuncia. Emblematico il caso della maestra d’asilo torinese, messa pubblicamente quanto ingiustamente alla berlina per aver inviato un video intimo che l’ex ha poi diffuso: non solo vittima del revenge porn, ma anche di un assurdo licenziamento e di un’opinione pubblica non certo tenera nei suoi confronti (il rivoltante retropensiero in questi casi è sempre “se la sono cercata”), che ha per fortuna scatenato una reazione in difesa trasversale, dalla sindaca torinese Appendino al calciatore Marchisio.

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