Asl in Liguria considera le persone omosessuali più a rischio Covid
A sollevare il caso l'ex candidato governatore Ferruccio Sansa, e anche Giovanni Toti ha promesso subito un'indagine interna.
Sembra incredibile. Anzi, pare uno scherzo. E invece è realtà: nel questionario per effettuare la vaccinazione contro il Covid redatto da una Asl della Liguria, tra le categorie a rischio, insieme a prostitute e tossicodipendenti, ci sono anche gli omosessuali.
Omosessuali a rischio come prostitute e tossici
Nel documento per la prenotazione per il vaccino anti Covid della azienda sanitaria ASL5, in provincia di La Spezia, tra le 30 categorie considerate a rischio vengono inserite le persone "con comportamenti a rischio: tossicodipendente, soggetto dedito alla prostituzione, omosessuale".
La prima reazione di chi si è accorto di tale dicitura nel questionario, evidentemente deve essere stata di stupore. Ma in un batter d'ali la questione è virata sul fronte della discriminazione, una volta che l'anomalia è giunta all'orecchio di Ferruccio Sansa, giornalista e sfidante di Toti alle ultime Regionali per il centrosinistra, ora all'opposizione.
Dai social network ai piani alti della Regione Liguria, il passo è stato istantaneo. E al di là delle posizioni politiche, la condanna è stata unanime.
Il governatore (e assessore regionale alla Sanità) Giovanni Toti ha stigmatizzato e condannato fermamente quanto avvenuto nella Asl5.
"In relazione alla comunicazione, fortemente discriminatoria, per l'accesso alla Fase 2 della campagna di vaccinazione anti Covid, si ritiene che si tratti di un errore inaccettabile e per questo ho dato immediatamente mandato alla Asl 5 di ritirare quella comunicazione e agli uffici preposti di avviare subito un'indagine interna per individuare le responsabilità e adottare i relativi provvedimenti disciplinari. L'azienda sanitaria spezzina si scusa a nome dell'intera sanità ligure con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi".
Ma non è finita: arriva anche la sorpresa
AGGIORNAMENTO 17.20 - Clamoroso: l'indagine preliminare avviata subito in ASL 5 mostrerebbe che la dicitura sia stata ripresa così com'era dalle linee guida ministeriali inviate alle Regioni.
E ora la Regione Liguria annuncia: "Ne chiediamo la rimozione"