Arrivate 125mila dosi di Pfizer, la campagna vaccinale riparte dopo lo stop di ieri
Ritardi nelle consegne, disagi e disguidi. La macchina veneta rallenta e quasi si ferma, poi, fortunatamente, arriva nuova "benzina" per alimentare il "motore".
Una macchina potente e veloce, quella messa in piedi in Veneto per vaccinare la popolazione. Ma che è rimasta per qualche giorno senza "benzina"...
Arrivate 125mila dosi Pfizer
I ritardi nelle forniture di vaccini avevano provocato rallentamenti, soprattutto nei giorni di Pasqua e Pasquetta, nella campagna vaccinale. Anzi, più che decelerazione si sarebbe potuto parlare di un vero e proprio stop della macchina. Se non fosse che, fortunatamente, i magazzini (ormai vuoti) si sono rimpinguati proprio nelle scorse ore.
In Veneto, e parliamo principalmente del siero Pfizer, si era davvero raschiato il fondo del barile. E' stato lo stesso Governatore del Veneto Luca Zaia, nel consueto appuntamento per fare il punto sull'andamento dell'emergenza sanitaria, a spiegare come, facendo di necessità virtù, pur di non buttar via neanche un millilitro di prezioso siero, medici e infermieri siano riusciti a tirare fuori una dose in più rispetto al libretto informativo.
"Il nostro staff è incredibile - aveva spiegato - Pensate che sono riusciti a tirare fuori più dosi di chiunque altro dalle fialette. E questo perché le hanno "spremute" a dovere, non sprecando nemmeno una goccia. Giustamente siamo Veneti. Ma poi i vaccini sono finiti e la macchina si è fermata".
La campagna vaccinale riparte dopo lo stop di ieri
Ora però la musica è cambiata: dopo aver superato il milione di iniezioni, un dato, questo, che porta la regione a posizionarsi sul gradino più basso di un simbolico podio nelle somministrazioni di vaccini, dopo la Lombardia e il Lazio, si può dire che il 75 per cento degli over 80 ha ricevuto almeno la prima dose di siero. E con la ripresa a pieno ritmo della campagna, c'è cauto ottimismo nel credere che in pochi giorni si riuscirà a chiudere il cerchio almeno per i più fragili.
Questa settimana, infatti, il Veneto potrà contare su quasi 100mila dosi di AstraZeneca, su circa 40mila vaccini Moderna (entrambi, a dire il vero, in ritardo, riferibili alle consegne di settimana scorsa) e su 125mila dosi di Pfizer arrivate martedì, ricordando, come già detto, che da ogni fiala Pfizer il Veneto estrae ben sette dosi e non sei. In totale, dunque, si può ripartire con 263mila dosi da somministrare per rimettere in moto la macchina nel modo ottimale.
In tutto questo scenario, tuttavia, ci sono stati anche inevitabili disservizi. Come a Verona, per esempio, con 1100 persone convocate e rimandate a casa per mancanza di fiale. Oppure come i disguidi registrati da molti cittadini nell'utilizzo del portale online per le prenotazioni.