Kabobo 2, la vendetta: armato d'ascia semina il panico in strada
Il 29enne nigeriano si è accanito anche contro una vetrina e diverse vetture.
Un nigeriano di 29 anni che si aggira per le strade brandendo un'ascia. Questa la scena che ha scatenanto il panico a Castiglione delle Stiviere, cittadina del Mantovano. Una dinamica che ha riportato alla mente la terribile vicenda di Kabobo, il clandestino africano che nel maggio del 2013 seminò il panico a Milano, uccidendo 3 persone a picconate per strada. L'uomo, nel pomeriggio di ieri, prima di essere bloccato dalle forze dell'ordine, ha ferito una persona e aggredito l'auto della polizia che gli ha dato la caccia per le strade. Danneggiata anche la vetrina di un negozio e diverse vetture.
Semina in panico con un’ascia
Intorno alle 17, nell'Alto Mantovano, il nigeriano si è presentato davanti alla vetrina di un mobilificio e ha iniziato a prenderla a sassate. Dopo essersi allontanato a piedi, ha fatto ritrorno pochi minuti più tardi, ma questa volta armato di un’ascia con la quale ha continuato a distruggere i cristalli. Una persona è rimasta ferita, si tratterebbe di un uomo di nazionalità marocchina che con il braccio si è fatto scudo, ferendosi. Si sta indagando anche per capire se l'aggressore e il ferito fossero in rapporti, oppure se si sia trattato di un colpo "alla cieca". L’uomo si è accanito anche contro un’auto e due furgoni, per poi continuare a vagare con l’arma in mano.
Forze dell’ordine aggredite, con scudi antisommossa
Considerata la pericolosità della situazione e l'imprevedibilità delle reazioni del 29enne i Carabinieri gli hanno dato la caccia con gli scudi antisommossa: il nigeriano si è quindi scagliato con l'ascia anche contro la loro vettura, fortunatamente senza riuscire a colpire nessuno. Grazie all’intervento di un connazionale, non senza fatica l’uomo è stato immobilizzato. Dopo l’arresto le accuse nei suoi confronti sono: strage, tentato omicidio, porto abusivo d’arma, lesioni e danneggiamento. Sono tanti gli interrogativi che questa inquietante vicenda lascia ancora aperti al momento. Si è trattato di un raptus con obiettivi casuali - come quello avvenuto nel sottopassaggio di Lecco pochi mesi fa che ha portato al pestaggio di due donne che avevano avuto la sfortuna di passare di lì in quel momento e finire nel mirino di un 24enne originario del Togo - oppure c'era un piano premeditato dietro agli obiettivi che sono stati colpiti e agli oggetti vandalizzati?