Abbracciarsi in casa di riposo ora è possibile, grazie a una tenda speciale
Un materiale plastico morbido e trasparente consente di avvicinarsi senza il rischio di contagio.
Una tenda speciale: "Emozioni dell'abbraccio" permette di far abbracciare ospiti e famigliari in completa sicurezza. Una grande emozione per tutti, resa possibile grazie al materiale plastico morbido e trasparente che consente di unirsi in un abbraccio senza il rischio di contagio.
Abbracci anti-Covid in sicurezza
Sono stati presentati lunedì 26 ottobre 2020 i nuovi spazi e le innovative postazioni per le visite dei famigliari al Centro Servizi alla Persona Domenico Sartor di Castlefranco Veneto, in provincia di Treviso. In piena stagione autunnale, il Sartor ha dunque "inaugurato" nel Salone delle Rose un nuovo apposito spazio di incontro in sicurezza. Nei mesi primaverili ed estivi, infatti, le visite erano avvenute tramite vetrata oppure all’aperto nell’ex Bocciofila, mentre ora potranno avvenire nel Salone delle Rose, l’ampio ingresso della struttura rimodulato e allestito con dei separatori in vetro e delle postazioni dove ospiti e famigliari possono parlarsi e toccarsi grazie a dei guanti.
Ma la grande novità è rappresentata dalle postazioni denominate “Emozioni dell’abbraccio” dove viene sperimentata una nuova tecnica che, tramite l’utilizzo di materiale plastico trasparente morbido, consente a ospiti e famigliari di abbracciarsi, pur restando separati e protetti da possibili contagi. Infine, è stato realizzato un Cubo Sensoriale Interattivo che stimola i sensi e rilassa gli ospiti. Alla conferenza stampa, insieme al presidente e alla direttrice del Sartor, Maurizio Trento ed Elisabetta Barbato, hanno preso parte il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, il consigliere regionale, Nazzareno Gerolimetto, il direttore dei Servizi Sanitari Ulss2, Louis Del Re.
Il contatto dopo mesi di distanziamento
Le postazioni per gli abbracci sono davvero soluzioni innovative nella gestione dei rapporti tra ospiti e parenti in tempi di pandemia. Ma la decisione dei vertici della casa di riposo guarda anche alla salute dei propri assistiti. Sì, perché quello che è mancato dall'inizio dell'epidemia da coronavirus, gli abbracci, le carezze, i contatti, sono gesti importanti anche per il percorso di cura degli anziani.
"Aprire le porte alle emozioni di nuovo per tornare a sorridere in questo periodo di emergenza sanitaria, insomma, questo l'obiettivo del centro - hanno spiegato i referenti - Gli anziani sono prima di tutto da proteggere. Ma c'è anche la necessità di vicinanza e di carezze, veri e propri elementi vitali. Amore calore e protezione. Una grande gioia per chi vive lontano dai propri famigliari, per chi in questi mesi, ha potuto solo guardare nipoti e parenti da una vetrata".
Due postazioni sperimentali
Il Salone delle Rose è stato dunque allestito in diverse postazioni, raddoppiando il numero di visite consentite in contemporanea rispetto all’attuale postazione all’esterno, con la costruzione di nuove pareti in vetro che separano l’area ospiti dall’area familiari. Due postazioni sperimentali sono quindi dedicate alle “Emozioni dell’abbraccio”, per permettere l’avvicinamento e il contatto fisico tra famigliari e ospiti seppur separati da una protezione. “L’abbraccio non unisce solo due corpi, ma due cuori e due menti, creando e rafforzando le relazioni e l’intimità, donando amore, calore e protezione” è il motto che guida il progetto. Gli aspetti terapeutici sul corpo e sulla mente che il contatto come un abbraccio donano, sono dati assodati. Il progetto ha avuto l’autorizzazione del dipartimento di prevenzione dell’Ulss2.
“In questi mesi difficili di lotta al coronavirus – hanno spiegato il presidente Maurizio Trento e la direttrice Elisabetta Barbato – siamo riusciti a realizzare oltre 1.000 visite in piena sicurezza, all’aperto e distanziati. Ora però, con l’arrivo della stagione invernale, abbiamo voluto studiare in anticipo una soluzione interna e così abbiamo a rivoluzionato il Salone delle Rose. In questo modo, aumenteremo il numero di visite giornaliero possibile e soprattutto andremo a sperimentare le “Emozioni dell’abbraccio”. Gli ospiti hanno bisogno di contatto fisico coi famigliari per il proprio benessere e così abbiamo studiato varie soluzioni, ispirandoci anche all’estero, e abbiamo pensato di predisporre due postazioni separate da un parete di telo elastico sicuro ma flessibile. La serenità e la qualità della vita dei nostri ospiti è fondamentale, speriamo così di poter fare un nuovo piccolo passo verso la normalità. Il tutto, in piena sicurezza e nel rispetto dei protocolli”.
E ancora:
“Questo progetto vede già oltre il covid – ha detto il sindaco Marcon – è un’iniziativa che ci permette di guardare con serenità al futuro, perché vuole farci riappropriare della nostra normalità, del contatto fisico e degli abbracci così tanto importanti per i nostri anziani, in totale sicurezza”.
Il “Cubo sensoriale”
Per creare un’atmosfera piacevole al centro della Sala, inoltre, è stato costruito un vero e proprio “Cubo sensoriale interattivo” di 3X3 metri che proietta video e suoni e immagini rilassanti e coinvolgenti allo stesso tempo. Inoltre su alcune facciate del cubo gli ospiti possono interagire facilmente con il touch screen per una stimolazione a livello percettivo, attentivo ed emotivo. Un altro supporto agli anziani ospiti in tempo di pandemia; si tratta appunto di un cubo che consentirà all’anziano di vivere una realtà virtuale fatta di scenari naturalistici e ambientazioni rilassanti di vario tipo, con la riproduzione anche di opere d’arte. Negli ultimi decenni c’è stato un fiorire di studi sul rapporto natura e malattia, che hanno evidenziato come guardare o sostare nella natura provochi cambiamenti fisiologici e psicologici; corpo e mente tornano allo stato di equilibrio e contribuiscono allo stato di integrità e di salute. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che l’arte e la bellezza hanno un effetto sia di prevenzione che terapeutico.