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Halloween: dove sono le case infestate dai fantasmi in Italia

Dalla casa più infestata al fantasma di Azzurrina. Un "tour" tra le case infestate del nostro Paese

Halloween: dove sono le case infestate dai fantasmi in Italia
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Esistono davvero i fantasmi? Ci sono davvero presenze spettrali capaci di agitare i nostri sonni? E quando andare a "caccia" di spettri se non nella notte più paurosa dell'anno, quella di Halloween?

Per chi ci crede, in Italia ci sono alcuni luoghi che la narrazione vorrebbe infestati dagli spiriti. Vediamo la loro storia.

Le case infestate dai fantasmi in Italia

Sono molte le case e le località che secondo alcune credenze sarebbero infestate dai fantasmi in Italia. Vi facciamo una carrellata di alcune tra le più famose, ma anche su molte altre si sprecano leggende.

Villa De Vecchi, Cortenova (Lecco)

La casa più infestata d'Italia è nota anche come "La casa rossa". Si trova a Cortenova, in provincia di Lecco e si chiama Villa De Vecchi.

Fu costruita alla fine del '800 perché il padrone, avendo la figlia malata, pensò che l'ambiente di montagna fosse più salutare. Un giorno l'uomo tornò a casa e trovò la moglie morta misteriosamente col volto sfigurato, e la figlia altrettanto misteriosamente scomparsa. Vane le ricerche della ragazza, e lui si suicidò. La casa da allora è abbandonata.

I ricercatori del gruppo Crop, durante alcuni sopralluoghi, hanno udito uno strano rumore provenire dall'interno, simile a quello prodotto da qualcuno che, camminando, strisciasse i piedi sul legno. Durante le notti del solstizio d'estate o quello d'inverno si sentono lamenti femminili provenire dall'interno, oppure un suono di pianoforte proveniente dalla sala, dove tuttora è presente un vecchio piano ormai distrutto.

Maniero della Rotta, Moncalieri (Torino)

Se in Lombardia c'è la casa più infestata, a Moncalieri, Torino, c'è il castello più spettrale. Si tratta del Maniero della Rotta.

Si dice che sia stato costruito in una posizione  in grado di catalizzare inquietanti fenomeni paranormali. Una specie di passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti, che spiegherebbe i numerosi avvistamenti extrasensoriali: molti parlano dello spettro di un cavaliere, altri ancora di quello di un monaco, altri di un gruppo di clericali impegnati in un corteo, una nobile, un'anziana tata, un cardinale seduto e un uomo vestito di nero.

Insomma, se amate i fantasmi qui ne trovate a bizzeffe...

La casa maledetta di Venezia

A Venezia c'è invece Ca' Dario, su cui aleggerebbe una maledizione. I proprietari  verrebbero brutalmente uccisi, muoiono suicidi o periscono per  cause accidentali piuttosto strane.

La prima fu Marietta, figlia del proprietario Giovanni Dario, morta suicida in seguito al tracollo finanziario del marito, a sua volta accoltellato a morte. Loro figlio morirà in un agguato sull’isola di Creta.

La tragedia più recente risale al 2002 quando, una settimana dopo aver affittato Ca’ Dario per una vacanza a Venezia, il bassista John Entwistle morì di infarto.

Villa Foscari, Venezia

Sempre a Venezia c'è Villa Foscari: progettata come  dimora di nobili veneziani, oggi invece si dice sia abitata dal fantasma di una donna. Per questo motivo  viene chiamata anche La Malcontenta.

Nicolò Foscari sposò Elisabetta Dolfin, ma a causa delle presunte infedeltà e delle inquietudini amorose della donna,   la fece esiliare nella villa appena. Qui la moglie visse i suoi ultimi trent'anni in una situazione di semi-clausura. La leggenda narra che, dopo la sua morte, il fantasma della donna si aggiri ancora per le stanze della villa

Casa del Violino, Scogna Sottana (La Spezia)

A Scogna Sottana in provincia di La Spezia c'è la spettrale Casa del violino. L'indirizzo non è noto, ma se arrivate in paese e chiedete chiunque saprà indicarvela. Si narra che la casa era abitata da un giovane violinista  che un giorno sparì nel nulla: e da allora, grida strazianti e un insistente suono di un violino provengono dalla sinistra abitazione…

Villa Clara, Trebbo di Reno (Bologna)

A Trebbo di Reno, in provincia di Bologna, c'è Villa Clara, che prende il nome  dalla bambina che venne uccisa al suo interno nei primi anni del ‘900. La leggenda narra che il padre, terrorizzato dai presunti poteri di preveggenza della piccola, la murò viva.

Un'altra versione della storia racconta che Clara fosse un'adolescente, figliastra del padrone della villa, che l'avrebbe murata viva per punirla di una relazione che aveva iniziato con un sottoposto del casato. Gli abitanti del posto dicono che attorno alla Villa si possono sentire le urla e  i lamenti della prigioniera che cerca aiuto.

Villa Magnoni, Cona (Ferrara)

Restando in Emilia Romagna, ma a Cona (provincia di Ferrara), c'è Villa Magnoni. Si narra che negli anni Ottanta un gruppo di ragazzi si avventurò nelle stanze abbandonate dell'edificio e al ritorno morirono tutti tranne uno in un incidente stradale.

L’unico superstite raccontò che, dal primo piano dell’edificio, una vecchia affacciata alla finestra aveva cominciato a inveire contro di loro, spingendoli verso la fuga. Da allora tutte le finestre delle Villa, per motivi di sicurezza, vennero murate, tranne quella da dove si affacciò la donna.

Il Castello di Montebello, Poggio Torriana (Rimini)

Spostandoci a Rimini (a Poggio Torriana) troviamo invece il Castello di Montebello, abitato da uno dei fantasmi più "famosi" d'Italia, quello di "Azzurrina".

Azzurrina sarebbe scomparsa  prematuramente il 21 giugno del 1375, il giorno del solstizio d'estate. La bimba era nata albina, e siccome la superstizione dell'epoca collegava questa condizione con eventi di natura diabolica, la madre decise di tingerle i capelli che presero riflessi azzurri come i suoi occhi. Nacque così il soprannome di Azzurrina. La bimba fu messa poi sotto la sorveglianza di due guardine sino al giorno della sua morte. Azzurrina stava giocando nel castello con una palla di stracci durante un temporale: la bambina inseguì la palla nella ghiacciaia ma, dopo aver sentito un urlo, le guardie accorse non avrebbero trovato traccia né della bambina né della palla, e il suo corpo non sarebbe stato mai più ritrovato.

Si dice che il fantasma della bambina continui ad aggirarsi nel castello, tornando a farsi sentire ogni cinque anni, proprio nel solstizio d'estate.

Casa delle Anime, Voltri (Genova)

Tutti a Genova conoscono la storia di questa antica locanda. Nel Medioevo la Ca’ de Anime era uno dei pochi alberghi presenti sulla vecchia strada del Giovo, arteria che dalla Liguria proseguiva verso la Lombardia e il Piemonte.

Sembra però che i gestori fossero degli efferati criminali: si racconta che avessero costruito delle stanze con dei soffitti mobili, che nella notte venivano fatti cadere sull'ospite, per poi derubarlo.

I cadaveri delle vittime venivano sepolti in una fossa comune sul retro della locanda.

Numerosi gli spettri che, da secoli, infesterebbero l’antica locanda: alcuni raccontano del fantasma di una giovane donna che, ancora oggi, se ne va in cerca dell’amato, ucciso proprio in quelle stanze.

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