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"Tutto chiede salvezza", la serie tv spopola su Netflix: al centro il tema dei giovani e della salute mentale

Tratta dal romanzo di Daniele Mencarelli e realizzata dal regista Francesco Bruni, è attualmente al terzo posto tra le serie tv più viste in Italia.

"Tutto chiede salvezza", la serie tv spopola su Netflix: al centro il tema dei giovani e della salute mentale
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Uno sguardo ad una tematica fin troppo spesso passata in secondo piano, ma che ora, anche considerata l'emissione del bonus psicologo, è tornata ad avere una rilevanza specifica nel dibattito pubblico.

Su Netflix, attualmente, al terzo posto della classifica sui prodotti seriali più visti nel nostro Paese c'è "Tutto chiede salvezza", la serie tv tratta dall'omonimo romanzo che mette il luce il tema dei giovani e della salute mentale.

Una tematica, quella del disagio psicologico, resa prepotentemente attuale anche dagli ultimi fatti di cronaca: il brigadiere nel Comasco che ha sparato al suo comandante e l'accoltellamento al Carrefour di Assago da parte di un folle.

Su Netflix spopola la serie tv "Tutto chiede salvezza"

Al momento "Tutto chiede salvezza" rappresenta uno dei prodotti seriali più visti e apprezzati su Netflix nella nostra Penisola. Tratta dall'omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, uscito a febbraio 2020, poco prima del primo lockdown per Covid-19, la serie tv è stata realizzata dal regista romano Francesco Bruni e con protagonista l'attore 25enne Federico Cesari.

La trama di "Tutto chiede salvezza", nella sua semplicità, narra la storia di Daniele (Federico Cesari), un 20enne con un eccesso di sensibilità, che dopo una crisi psicotica si risveglia nella camerata di un reparto psichiatrico, assieme a cinque improbabili compagni di stanza con cui pensa di non avere niente in comune, pressato dai medici che gli vogliono frugare nel cervello, e accudito da infermieri che gli sembrano cinici e disinteressati.

Finito sotto regime di TSO (trattamento sanitario obbligatorio), il giovane trascorrerà sette giorni a dover fare i conti con il suo peggior nemico: sé stesso e la sua complessa personalità.

Circondato dagli altri pazienti Gianluca (Vincenzo Crea), Giorgio (Lorenzo Renzi), Mario (Andrea Pennacchi), Alessandro (Alessandro Pacioni) e "Madonnina" (Vincenzo Nemolato), dagli infermieri Pino (Ricky Memphis), Rossana (Bianca Nappi) e Alessia (Flaure BB Kabore) e dai dottori Cimaroli (Raffaella Lebbroni) e Mancino (Filippo Nigro), Daniele cercherà di affrontare le sue ansie, paure e insicurezze in un posto che, dapprima ostile, col passare del tempo si rivelerà un luogo sicuro, dove condividere i suoi problemi con persone messe nelle sue stesse condizioni e che, per tale ragione, non gli puntano mai il dito o lo giudicano per quello che è.

Ad impreziosire il suo soggiorno "forzato" nel reparto psichiatrico, poi, ci penserà il rapporto instaurato con Nina (Fotìni Peluso), sua ex compagna di scuola, anche lei ricoverata, la cui amicizia si trasformerà gradualmente in qualcosa di più.

Le foto del cast di "Tutto chiede salvezza"

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Federico Cesari (Daniele)

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Fotìni Peluso (Nina)

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Pino (Ricky Memphis)

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Vincenzo Crea (Gianluca)

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Andrea Pennacchi (Mario)

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Francesco Bruni (regista) e Raffaella Lebbroni (dott. Cimaroli)

Sdoganare il tema della salute mentale

Per quale motivo una serie tv simile ha riscontrato un così ampio successo agli occhi del pubblico? Parlare di salute mentale non è sempre facile, soprattutto in un Paese come il nostro subissato sia da fin troppi stereotipi sul tema, sia dai timori delle persone ad ammettere di aver bisogno di un aiuto. "Tutto chiede salvezza", tuttavia, ha colpito nel segno perché ha adottato una chiave di lettura intuitiva e coinvolgente.

Il protagonista, infatti, non soffre di particolari patologie psichiche come alcuni suoi compagni di stanza, ma è semplicemente un ragazzo come qualsiasi altro che, nella sul percorso di crescita, non riesce a sostenere fino in fondo le difficoltà e le ingiustizie del mondo dei grandi. Per questo motivo, arrivato al limite, crolla psicologicamente arrivando a litigare furiosamente con la famiglia e con tutte le persone che lo circondano, senza riuscire a contenere la rabbia.

Sebbene nella serie tv venga mostrata una situazione all'estremo, ossia quella di un Tso in un centro di cura mentale, ciò che più emerge è il beneficio che il protagonista trae dal relazionarsi non solo con esperti quali psicologi e psicoterapeuti in grado di comprendere l'origine dei nostri tormenti, individuandone la chiave di volta, ma anche con gli altri personaggi "border line".

 

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