IL FESTIVAL S'AVVICINA

Sanremo 2023: aspettando Al Bano, Ranieri, Morandi, Ferragni, Fagnani, Salmo, Mahmood e Blanco (e Madame non molla)

Altre anticipazioni sulla kermesse canora che si terrà dal 7 all'11 febbraio prossimi

Sanremo 2023: aspettando Al Bano, Ranieri, Morandi, Ferragni, Fagnani, Salmo, Mahmood e Blanco (e Madame non molla)
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L'ultima "sorpresona" con tanto di gag è un regalo agli spettatori "storici": per la seconda serata di mercoledì 8 febbraio 2022, super ospiti saranno Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi. Ben 228 anni in tre per scavare un solco profondo nella storia della musica italiana. Il siparietto divertente è stato far finta che a tutti e tre fosse stata promessa dal direttore artistico Amadeus una serata in solitaria, i protagonisti ci hanno giocato fingendosi un po' offesi, alla fine è probabile che si esibiranno dando vita a un inedito trio.

 

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Insomma prende forma la scaletta del Festival della canzone italiana edizione numero 73. Sappiamo già che i riflettori saranno attratti dalla bionda chioma di due co-conduttrici, l'influencer Chiara Ferragni (che nel video che segue ammette candidamente: "Manca un mese a Sanremo e mi sto letteralmente c...o sotto") e la giornalista Francesca Fagnani.

@chiaraferragni♬ original sound - Chiara Ferragni

E che sul fronte super ospiti non mancheranno i vincitori dello scorso anno Mahmood e Blanco (nella serata d'apertura di martedì 7 febbraio) e il rapper Salmo (che aprirà e chiuderà la kermesse esibendosi martedì 7 e sabato 11 febbraio sul palco galleggiante della Costa Smeralda).

 

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Proprio quest'ultimo invito sembra fatto apposta per spruzzare pepe sul circo mediatico che ruota attorno all'Ariston, dato che  il 38enne artista sardo in passato è stato spesso al centro di polemiche (era stato accusato di aver mandato foto hot a due ragazze su Instagram) e inciampi politici (contestatissimo un suo concerto non autorizzato a Olbia in piena Pandemia, e Salmo ci aveva pure messo la ciliegina sbroccando addirittura contro Fedez: “Mi stai sul c... sei un artista o un politico?”).

Ma soprattutto la presenza di Salmo stupisce perché nel 2020 Amadeus l'aveva già invitato, ma lui aveva declinato l’invito:

“Non me la sento. Mi sentirei a disagio. Tra i due santi, Sanremo e San Siro, scelgo San Siro”.

Salmo

Madame e l'indagine sui green pass fasulli

E rimanendo in tema Covid, prosegue la telenovela di Madame, indagata per aver illecitamente acquistato un green pass falso da una dottoressa vicentina. Sembra che Francesca Calearo (vero nome della giovane cantante) non abbia alcuna intenzione di ritirarsi dalla gara malgrado tutto (la direzione del Festival non può farlo sia perché il codice etico si applica sono ad artisti sotto contratto Rai e comunque c'è la presunzione d'innocenza fino al termine del percorso giudiziario), tuttavia ha maldestramente cercato di riabilitarsi con un post sui social poi rimosso.

Madame

In sostanza, l'artista veneta ha ammesso di non aver fatto inizialmente il vaccino per paura, ma poi d'aver cambiato idea. Il punto però non è il dibattito ideologico fra sì/no/ni-vax, quanto la presunta condotta illecita della cantante e cos'abbia fatto in pandemia col falso green pass: per girare paradossalmente la frittata come ha fatto notare Gramellini sul Corsera (che ha anche aggiunto "Siamo uno strano Paese, dove quando qualcuno escogita una scorciatoia per dribblare una norma, non si discute della scorciatoia, ma della norma"), è un po' come se un fan di Madame si sentisse giustificato a entrare a un suo concerto con un biglietto falso perché ritiene troppo costoso acquistare quello originale...

Ecco comunque il testo integrale del post rimosso:

Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative.
In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subito un aborto qualche anno prima.
Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali. Tuttavia, si fa presto a partire dalla ricerca di un'alternativa e finire in un girone infernale di complottismo.
Durante il covid i miei ci cascano.

Dato che sapevo che quel che dicevano si avviava in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che la scienza esponeva, decido di tapparmi le orecchie e di non volerne sapere più nulla né da loro né dalla televisione. Chiedo comunque ad amici e conoscenti cosa ne pensassero di questo vaccino e come immaginavo alcuni sono favorevoli e pochi altri meno.
Successivamente chiedo anche a medici e a medici in pensione cosa ne pensassero e le risposte questa volta sono state tutte positive.
Stavo dunque prenotando un vaccino a Milano quando mia madre mi avvisa che l'avrei fatto con lei a Vicenza. Una volta arrivata a Vicenza capisco che la sua posizione non era cambiata, ma non glielo rimprovero.

Successivamente sfruttando la mia convivenza da sola a Milano, sotto il controllo di me medesima soltanto, decido mossa da buona volontà e ipocondria di sottopormi a varie visite. Ne prenoto una ventina circa, di ogni tipo, anche inutilmente (come hanno detto molti medici da cui sono andata) dato che spesso la risposta è stata "signorina, lei è sana come un pesce", salvo in alcuni casi, ma qui si entra nella mia condizione di salute e la ritengo una questione intima e privata.

Chiedo ad ogni medico specializzato in ambiti inerenti al covid una sua opinione sui vaccini e la risposta è sempre e comunque stata positiva. Così una volta fuori dal marasma della pandemia, con l'ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna decido di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi senza chiedere aiuti esterni.

Noto da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura.
Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo.
Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata.
Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa.

E infine ecco la "storia" seguita alla rimozione del post:

Tutti gli articoli sulla 73esima edizione del Festival nella nostra sezione speciale Sanremo 2023.

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