72° FESTIVAL

Sanremo 2022: il bilancio di Amadeus (verso un quarto Festival) nella conferenza stampa finale

Il direttore artistico: "Il mio primo Sanremo ha fatto Rumore, il secondo ha fatto stare tutti Zitti e buoni, ma il terzo è stato da Brividi".

Sanremo 2022: il bilancio di Amadeus (verso un quarto Festival) nella conferenza stampa finale
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Sipario sulla 72esima edizione del Festival. Sanremo 2022 si chiude con numeri da record: il direttore artistico è riuscito a "federare" tre diverse generazioni (o forse più) di spettatori e questa è stata la chiave principale del successo, al di là della qualità dei brani che hanno portato Mahmood e Blanco alla vittoria, seguiti da Elisa e Gianni Morandi (che hanno rispettivamente raccolto al televoto il 27 e il 21% delle preferenze). Nel corso della conferenza stampa finale al Casinò di Sanremo, oggi domenica 6 febbraio 2022, Amadeus ha stilato un bilancio conclusivo.

I numeri: la serata finale ha macinato un ulteriore record d'ascolti

Prima parte (21.22-23.54): 15 milioni 660 mila spettatori, con uno share del 62.1 per cento.

Seconda parte (23.58–1.48): 10 milioni 153 mila spettatori, con uno share del 72.1 per cento.

Proclamazione vincitore: (1.49-1.56): 6 milioni 422 mila, con uno share del 73.4 per cento.

Ascolto complessivo: (21.22–25.48): 13 milioni 380 mila spettatori con uno share del 65%.

Ben 58.4% la media dell'intera edizione, dal 1997 la più seguita.

Amadeus verso un quarto Festival

Amadeus con l'amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri in apertura ha ricordato come Amadeus l’avesse annunciato come il “Festival della gioia e della ripartenza”:

“E così è stato. Mai avrei pensato di trovare una Sanremo così: girare per la città ieri è stato straordinario, comunque sottolineo il gran senso civico, sempre con le mascherine, da parte dei cittadini e dei turisti”.

L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes:

“Ad Amadeus faccio un “peana”: canto di vittoria per i guerrieri che tornano dalla battaglia. E’ stato magistrale. La qualità delle scelte artistiche è stata l’elemento più importante.

Amadeus Quater? Squadra che vince non si tocca: sarebbe pazzesco non partire da lui: dobbiamo parlarci ed è tutto da definire, ma il primo a volerlo dev’essere lui”.

Il direttore di Rai Uno Stefano Coletta:

“Talmente straordinario quello che è avvenuto… Come quando la tv ce l’avevano in pochi e tutti si riunivano: un’attenzione per il Festival davvero trasversale. E’ stato anche il Festival delle donne: ognuna delle co-conduttrici ha portato con sé un mondo diverso. Ma soprattutto il target di giovanissimi raggiunto è stato il vero traguardo. Amadeus, senza filtri, senza retorica, senza troppe parole, ha portato un gran messaggio di inclusione: ognuno dei cantanti voleva abbracciarlo”.

Il bilancio di Amadeus nella conferenza stampa finale

"Una giornata speciale, per forza, voglio ricordarmela per sempre. Il dato d’ascolto rimarrà, ma quello che mi interessa è il tipo di Festival che abbiamo fatto: questi tre anni… il ‘triplete’ è una sensazione particolare.

Amadeus

Il primo è stato festoso, un sogno, l’anno dopo siamo piombati in un dramma: questo Sanremo è figlio dell’anno scorso, che è stato molto importante perché è lì che ho pensato una follia, quella di trasformare il Festival, dando ai più giovani che avevano passato un anno chiusi in casa il ‘loro’ Festival. In un anno di tristezza, la finale di Sanremo è stata come la finale di un mondiale di calcio.

Quest’anno devo ringraziare i cantanti, veri protagonisti: vicinanza e affetto… Blanco ha fatto un anno primo in classifica, Elisa aveva vinto vent’anni fa… non avevano bisogno di venire qui, sono stati felici di farlo. Quando la Rai decide di giocare la partita, la vince.

Grazie a Ciuri, a Fiorello, che ci ha fatto partire bene.

Dopo due anni di pandemia… la mia più grande paura era quella di essere contagiato: davvero non c’era un piano B in quel caso. Fuortes mi ha detto: fai il Sanremo che vuoi, hai piena fiducia, lo ringrazio. E col direttore Coletta ho condiviso ogni passaggio. Cito una frase di Vittorio Salvetti, con cui ho fatto cinque Festivalbar: non ci occupiamo di cose serie in modo leggero, ma di cose leggere in modo serio.

Il mio primo Sanremo ha fatto Rumore, il secondo ha fatto stare tutti Zitti e buoni, ma il terzo è stato da Brividi".

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