"House of Gucci", al cinema la vera storia dell'omicidio di Maurizio Gucci
Approda finalmente sul grande schermo "House of Gucci", la pellicola diretta dal regista Ridley Scott che racconta gli anni che precedettero l’omicidio di Maurizio Gucci, storico presidente dell’azienda di moda di famiglia negli anni Ottanta e Novanta. I contrasti e le faide tra i parenti interpretate da un cast d'eccezione che vede come protagonisti Lady Gaga e Adam Driver.
Finalmente al cinema "House of Gucci"
Tra le tante uscite di queste vacanze natalizie, da ieri, giovedì 16 dicembre 2021, il cinema accoglie sul grande schermo il film "House of Gucci". La pellicola del regista Ridley Scott, autore tra gli altri di "Blade Runner", "Il Gladiatore" e "Hannibal", narra le vicende che riguardarono la famiglia Gucci, proprietaria della celeberrima azienda di moda internazionale, negli anni che precedettero l'omicidio di Maurizio Gucci, storico presidente negli anni '80 e '90.
Il lungometraggio mette in scena i contrasti e le faide tra i parenti, concentrandosi anche sul matrimonio tra il patron, spesso definito "da favola" sui rotocalchi, con Patrizia Reggiani, la donna che avrebbe poi commissionato il suo omicidio. La narrazione cinematografica vede la presenza di un cast stellare con Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani, Adam Driver in quelli di Maurizio Gucci, Al Pacino nel ruolo di Aldo Gucci (zio di Maurizio) e Jared Leto in quello di Paolo Gucci (cugino di Maurizio).
L'attrice e popstar internazionale Lady Gaga, un mese fa, aveva fatto tappa al The Space Cinema di Milano, per la prima riproduzione di "House of Gucci". Il capoluogo lombardo, nei mesi precedenti, era stato anche scenario di alcune riprese del film.
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La vera storia dell'omicidio di Maurizio Gucci
Il punto focale di "House of Gucci", quindi, riguarda le vicissitudini che hanno portato all'omicidio di Maurizio Gucci, un delitto pianificato e compiuto da un gruppo di personaggi per certi versi improbabili.
Maurizio Gucci fu ucciso a Milano la mattina del 27 marzo 1995, a 47 anni. Era uscito dalla sua casa di corso Venezia alle 8.30 e come ogni giorno aveva percorso a piedi il breve tratto di strada che lo separava dal suo ufficio, in via Palestro 20, in pieno centro e affacciato sui Giardini di Porta Venezia. Non si accorse che un uomo lo stava seguendo a una quindicina di metri di distanza. Gucci entrò nell’androne dopo aver salutato il portiere Giuseppe Onorato, che stava spazzando foglie secche davanti al portone. Il sicario che lo stava seguendo sparò tre colpi: uno andò a vuoto, uno colpì Gucci alla spalla e l’altro al gluteo. Mentre si stava girando, Gucci fu raggiunto da un quarto colpo, alla tempia, che lo uccise.
La storia d'amore tra Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani
Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani Martinelli si erano conosciuti nel 1971, quando avevano entrambi 23 anni. Si sposarono nell’ottobre del 1972 nella chiesa di San Sepolcro, a Milano. Alla cerimonia non partecipò il padre di Maurizio, Rodolfo, contrario al matrimonio. Lo zio Aldo prese invece in simpatia Reggiani e regalò alla coppia un appartamento di 800 metri quadrati sulla Fifth Avenue, a New York.
Il matrimonio durò 13 anni, segnati dal lusso e da spese straordinarie: finì su tutti i giornali l’acquisto da parte della coppia del Creole, un veliero a tre alberi di 65 metri pagato 7 miliardi di lire, appartenuto all’armatore greco Stavros Niarchos. Il Creole finì poi, assieme a molto altro, al centro delle dispute al momento del divorzio.
La separazione arrivò nel 1985, e qualche anno più tardi Maurizio Gucci chiese il divorzio. Fu a quel punto che l’ex moglie, come venne poi evidenziato nel corso dei processi, iniziò a covare un forte rancore.
La famiglia Gucci critica aspramente il film
Tramite un comunicato stampa rilasciato al quotidiano La Repubblica, la famiglia Gucci ha criticato duramente la pellicola di Ridley Scott sostenendo che descriva i protagonisti "come teppisti, ignoranti e insensibili al mondo che li circondava" e accusandolo di aver attribuito loro "toni e atteggiamenti che mai sono loro appartenuti".
Gli eredi della famiglia Gucci, soffermandosi sulla rappresentazione di Patrizia Reggiani, l'hanno accusata di "suggerire toni indulgenti" nei suoi confronti e di giustificarla "come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista". Secondo gli eredi, "questo non potrebbe essere più lontano dalla verità".