Inizio "balbettante"

Grande Fratello, una veste inedita che sa di “già visto”: l’Irriverente commento di Simone Di Matteo

Nonostante i cambiamenti e le indicazioni dei vertici, la trasmissione riporta sul piccolo schermo quelle stesse dinamiche che ci si era preposti di non ripresentare

Grande Fratello, una veste inedita che sa di “già visto”: l’Irriverente commento di Simone Di Matteo
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L’altro giorno, mentre ero intento a “meriggiare pallido e assorto”, come avrebbe ribadito il sempre attuale Eugenio Montale, nel giardino di quella villa che tanto vorrei, mi è capitato di imbattermi in una riflessione piuttosto elementare, ma che nella sua semplicità, a pensarci bene, riassume in sé il significato della crescita interiore a cui tutti, presto o tardi, andiamo incontro nel corso della vita. “Si cambia perché si cresce. – scrive l’autore di cui ora, purtroppo, non ricordo il nome - Si cambia perché capisci che non ne vale la pena. Si cambia perché tradiscono la tua fiducia. E si cambia per stanchezza”. È successo a chiunque, è capitato a me, sarà accaduto sicuramente anche a voi, miei cari lettori, ed è avvenuto persino alla grande macchina mediatica del Grande Fratello. Peccato solo, però, che il più delle volte il cambiamento al quale si arriva risulta essere di gran lunga differente rispetto a quello che ci si era augurati.

Il nuovo Grande Fratello e la celebrazione del "nulla", ma per i concorrenti non era meglio CEPU?

E in effetti, le cose per il padre di tutti i reality non sono andate di certo per il meglio. Nei mesi scorsi, in particolare, era stata resa pubblica la decisione di Pier Silvio Berlusconi di trasformare il format, attribuendogli una veste del tutto “nuova”, si fa per dire, che lo (ri)avvicinasse quanto più possibile alla sua formulazione originale. Non a caso, l’ingresso nella casa più spiata d’Italia è stato immediatamente precluso ai soliti prezzemolini televisivi, ai cosiddetti “figli di” senza arte né parte e con giusto un cognome (eccezion fatta per Rebecca Staffelli che ha sostituito Giulia Salemi nella cura del segmento riservato ai social), alle vecchie glorie ormai decadute e in cerca di un’occasione per tornare a cavalcare la cresta dell’onda, e infine ai tristemente noti “influenZer” devoti alla sponsorship del nulla sottratto al niente. Il tutto, naturalmente, per far spazio a persone comuni che, facendo capo agli archetipi originari dei reality show, si sarebbero viste catapultate nel circolo vizioso della popolarità.

Di conseguenza, le aspettative del pubblico nonché le mie erano piuttosto alte. In molti, infatti, ci saremmo aspettati di assistere ad un Grande Fratello mai visto in precedenza, dove il ripulisti voluto dal CEO di Mediaset avrebbe posto un freno a quell’ondata di volgarità e degrado che negli ultimi anni, per stessa ammissione del conduttore Alfonso Signorini nel salotto di Silvia Toffanin, aveva investito il programma. Sfortunatamente, la promessa di una vera e propria rivoluzione non ha avuto un riscontro concreto nei fatti. E così, ci siamo ritrovati a dover nuovamente fare i conti con litigi perpetui e privi di alcuna ragione logica, prime donne in continua rivalità e alle prese con la loro sete di visibilità, ignoranti cronici e utili unicamente all’incremento dell’analfabetismo funzionale, una Cesara Buonamici al posto di Sonia Bruganelli e Orietta Berti che, per quanto sia una grande professionista e un’esimia giornalista, ancora oggi si chiede perché si trovi lì.

Grande Fratello
Paolo Masella
Fonte: Web

Nonostante i cambiamenti e le indicazioni dei vertici, in definitiva, la trasmissione ha riportato sul piccolo schermo quelle stesse dinamiche che ci si era preposti di non ripresentare. Della serie, un qualcosa di inedito che, a conti fatti, sa di “già visto”. Basti pensare all’attrice Grecia Colmenares che, con i suoi battibecchi a favor di telecamera con le più giovani Letizia, Anita e Samira, è già la meno favorita dai telespettatori. Oppure, al marciatore Alex Schwazer al quale, benché dopo gli scandali di doping e la conseguente squalifica la sua storia sia stata raccontata sotto ogni punto di vista, è stata concessa un’ulteriore occasione, chissà, forse per nobilitare il suo ritorno alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Di quante seconde possibilità, mi chiedo, si deve aver bisogno?!

Fiordaliso
Fonte: Web

O ancora, tornando a noi, alla cantante Fiordaliso e alle sue non troppo velate frecciatine nei confronti del Festival di Sanremo a cui, evidentemente, vorrebbe tanto partecipare e che, ormai, parlando in termini di tempi andati, non può più ospitarla. O che ne so, a Vittorio Menozzi, presentato nemmeno fosse un Casanova che avrebbe potuto sedurre perfino la tappezzeria e che, almeno fino ad adesso, si è rivelato essere il classico comodino degno dei migliori espositori Ikea. E infine, al macellaio Paolo Masella che in quel di Cinecittà ha rivelato di non avere mai visto il GF (salvo poi dimostrare di essere un esperto conoscitore dei meccanismi delle nomination e delle varie strategie) e che ha sin da subito fatto parlare di sé per la sua notevole mancanza di conoscenza del territorio, della Storia e della cultura napoletana che avrebbe dovuto procurargli un biglietto di sola entrata per la scuola più vicina.

Che dire, sarà presto per esprimere un giudizio definitivo, in fondo sono andate in onda solamente tre puntate. Eppure, se queste sono le premesse, non ho nessuna intenzione di scoprire quali saranno gli epiloghi!!!

Se vi siete persi il commento della scorsa settimana dell'Irriverente Simone Di Matteo dedicato all'80esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, potete recuperarlo QUI!

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