Covid, i medici chiedono ai Maneskin di rinviare il concerto al Circo Massimo. Loro: "Raccomanderemo le mascherine"
"Un maxi-assembramento ora è follia. Ritarderà il picco". Le parole dell'assessore Onorato, dopo la rivolta dei fan, hanno sciolto ogni dubbio.
Lo scenario è preoccupante: la nostra Penisola si trova ad affrontare la quinta ondata da Covid-19, a causa della variante Omicron 5 e della nuova sottovariante "indiana", con un considerevole aumento dei positivi che stanno mettendo alle strette le strutture ospedaliere, tornate "sulle barricate" come accaduto nei momenti più complicati della pandemia. Di fronte ad una situazione simile, quindi, si moltiplicano gli appelli del personale sanitario circa le precauzioni da mantenere per evitare un ulteriore degenerazione degli eventi.
Tra quest'ultime, nelle ultime ore, si è fatta avanti la richiesta dei medici Fimmg Lazio di un possibile rinvio del concerto dei Maneskin in programma sabato 9 luglio 2022 al Circo Massimo di Roma, esibizione per la quale sono attesi migliaia e migliaia di spettatori. Se la band romana non ha voluto commentare la notizia, sui social, tuttavia, c'è stata una levata di scudi in difesa di Damiano & Co. A spegnere ogni tipo di polemica ci ha pensato Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale:
"Non è all'esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo. Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno".
Nuovi casi Covid-19, i medici: "Rinviare il concerto dei Maneskin al Circo Massimo"
Un appello lanciato dai medici della Fimmg Lazio dopo che l'altro ieri, martedì 5 luglio 2022, si è superata la soglia dei 100mila casi di Covid al giorno per la prima volta dallo scorso febbraio. Un incremento di positivi dovuto essenzialmente ad Omicron 5 e alla nuova sottovariante "indiana", estremamente contagiose e in grado di bucare i vaccini. Per questo motivo, come affermato da Antonello Maruotti, statistico dell’università Lumsa di Roma, a La Repubblica, il concerto dei Maneskin al Circo Massimo, in programma sabato 9 luglio 2022, rappresenta un grave rischio, soprattutto perché sono attesi circa 70mila spettatori.
"Un maxi-assembramento al Circo Massimo è follia. Non è una buona idea fare questo concerto adesso. Così non si fa altre che posticipare il picco".
A queste dichiarazioni, poi, si sono aggiunte anche quelle di altri medici:
"I grandi eventi sono sempre stati bombe sanitarie – dice Marcello Pili, medico di famiglia a Ostia -. Tutti noi medici di famiglia abbiamo visto pazienti positivi reduci dal concerto di Vasco e adesso il virus circola di più. Trovo quel concerto adesso una follia. Rischiamo 20mila positivi in un colpo solo. Damiano da mostrato una grande sensibilità sulla salute: è indispensabile fare questo concerto adesso? Rimandarlo a un momento di minore impatto del virus non sarebbe un’idea sbagliata".
Una positività che non aiuta
Tra le altre cose, pure tra la cerchia ristretta dei Maneskin è stato rilevato un caso di positività al Covid-19: non si tratta di un membro della band o dello staff, ma bensì di Giorgia Soleri, storica fidanzata del front-man Damiano. E' stata proprio la 26enne, su Instagram a dare l'annuncio ufficiale:
"Sì: sono sintomatica. Niente febbre ma molta tosse, mal di gola, dolori sparsi spossatezza e stanchezza. Come una brutta influenza, insomma. Do al mio corpo il tempo di riposare per recuperare prendendomi cura di lui in ogni modo possibile. Mi dispiace tanto per tutte le persone che si erano organizzate per partecipare agli eventi dei prossimi giorni, recupereremo il prima possibile".
La rivolta dei fan
Sulla possibilità di un rinvio del grande concerto romano dei Maneskin, tuttavia, è esplosa una feroce polemica da parte dei fan della band romana che da tempo attendono di partecipare all'evento musicale dei loro beniamini.
"Il 90% degli artisti italiani stanno facendo concerti da mesi ma il problema sono i Maneskin. Il Jova Beach Party conta più di dieci date con una capienza di 60.000 persone e Vasco la stessa cosa perché il problema sono loro!?".
Questo uno dei commenti esemplificativi della rivolta dei fan.
"Ma i medici perché non rompono il c... a Jovanotti - scrive un altro - che con i suoi concerti oltre portare il Covid distrugge pure l'ambiente? Ah no lui è intoccabile, gli unici che devono rinviare i concerti sono i Maneskin, ah la coerenza questa sconosciuta...".
E ancora:
"Sono stato al concerto di #Vasco, sabato sarò a quello dei Maneskin, ad agosto andrò al #JovaBeachParty. Ho 3 dosi di vaccino e mi sono beatamente rotto... Ci hanno detto di vaccinarci per tornare a vivere. Io voglio tornare a vivere".
Più in generale, comunque, le critiche lanciate all'appello dei medici, che per il loro lavoro devono mettere in guardia dal rischio di ammassare così tante persone in un unico luogo considerata la situazione attuale della pandemia, riguardano il fatto che vengano presi di mira i Maneskin e non qualsiasi altro artista in tour per i suoi concerti estivi:
"Il senso di chiedere ai #Maneskin di spostare il concerto quando altri mille artisti continuano a fare grandi concerti? Sarebbe stato più coerente rivolgersi a tutti gli artisti, non soltanto a loro - scrive più di un utente - E tutti gli altri avvenimenti/concerti in programma no... Il virus è un fan accanito di Damiano e va solo da lui? -afferma un altro -".
Ma il concerto è confermato
Nonostante tutta la "caciara" (per dirla alla romana) scoppiata sul prossimo concerto dei Maneskin al Circo Massimo di Roma, a mettere la parola fine sulle polemiche ci ha pensato Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale:
"Non è all'esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo. Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori, metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare".
L'esponente della giunta di Roberto Gualtieri ha poi aggiunto che, come spiegato da autorevoli rappresentanti della comunità scientifica e dal Ministero della Salute, ci vogliono regole di buon senso e l'utilizzo volontario della mascherina quando le condizioni di affollamento lo richiedano. Un appello dunque, l'ennesimo, alla responsabilità individuale.