Un bilancio del song contest

Cosa si può dire ancora di questo Eurovision Torino 2022

"Stefania" è senza dubbio meglio del sopravvalutato pezzo inglese o della "finta Jennifer Lopez" cubana che gareggiava per la Spagna, o ancora della pur brava ma convenzionalissima cantante svedese...

Cosa si può dire ancora di questo Eurovision Torino 2022
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L'Eurovision Song Contest conclusosi sabato a Torino è stato un evento sicuramente spettacolare. Palco pazzesco, palazzetto pazzesco, luci, suoni, colori: tutto al top. L'Italia ha organizzato una 66esima edizione davvero coi fiocchi, altro che le ultime edizioni... E anche gli ascolti non sono mai stati come quelli della tre giorni torinese (6 milioni 590 mila, con uno share del 41,9 per cento, i telespettatori che hanno seguito in diretta su Rai1 - dalle 20.57 alle 01.13 - la serata finale).

Cosa si può ancora dire di questo Eurovision

Il nostro Paese ha portato a casa solo un sesto posto, ad ogni modo più che dignitoso, anche considerando il fatto che la nazione ospitante (non si sa perché) storicamente in genere non brilla nello score finale. Poi c'è da dire che i nostri alfieri Mahmood e Blanco si sono pure tirati la zappa sui piedi da soli con un'esibizione zeppa di imprecisioni di Brividi, canzone bellissima ma forse troppo elegante e delicata per un festival in cui a farla da padroni sono brani arrembanti, anche un bel po' trash, molti quasi da discoteca. Il duo è arrivato poi con un'aura da star ed è sembrato più concentrato sui fan nostrani che sul convincere le giurie e i votanti degli altri Paesi. Pazienza.

Ci hanno pensato Laura Pausini e i Maneskin, durante la finale, a infiammare il pubblico: la prima con un medley davvero convincente, i secondi con un interpretazione quasi "eroica", malgrado il frontman Damiano facesse fatica anche solo a reggersi in piedi a causa di un infortunio a una caviglia.

Ucraina, vittoria meritata. Anche se l'Olanda...

Poi che dire della classifica finale: che vincesse l'Ucraina era scontatissimo. E va benissimo così: questa edizione non poteva non trascendere la sola musica, andando ad abbracciare il contesto unico (purtroppo) che stiamo vivendo. E poi "Stefania" della Kalush Orchestra non è per nulla male (qui il testo tradotto), senza dubbio meglio dello straosannato - quanto sopravvalutato - pezzo inglese (Sam Ryder – SPACE MAN), o della "finta Jennifer Lopez" (come l'ha definita Malgioglio) cubana che gareggiava per la Spagna (Chanel – SloMo... possibile non avessero un artista iberico da proporre?) o ancora della pur brava ma convenzionalissima cantante svedese (Cornelia Jakobs – Hold Me Closer).

Il bonus di dodici punti dell'Italia è andato all'Olanda (S10 – De Diepte): concordiamo, la canzone probabilmente più bella.

Il lavaggio delle mani serbo ha fatto sfracelli

Ma stando al solo televoto, davvero sorprendente soprattutto la performance della serba Konstrakta con In corpore sano, che ha fatto sfracelli col suo lavaggio di mani, la sua voce intimistica e un ritornello che entra in testa per non andarsene via più.

Una curiosità: il ritornello "Biti Zdrava", ovvero "Sii sano" e il lavaggio delle mani fanno riferimento al fatto che se siamo troppo concentrati sulla nostra salute fisica, spesso rischiamo di perdere di vista quella mentale.

Immediatamente alle nostre spalle non resta che citare i simpatici moldavi (Zdob şi Zdub & Advahov Brothers – Trenulețul), piaciuti tantissimo al televoto, così come i lupi mascherati norvegesi (Subwoolfer – Give That Wolf A Banana), mentre al contrario l'Azerbaijan (Nadir Rustamli – Fade To Black) gettonatissimo dalla giuria di qualità alla fine gli ascoltatori non se lo sono filato più di tanto.

Il sassolino dalla scarpa di Damiano dei Maneskin

Chiudiamo con una doppia considerazione.

Come abbia fatto il giovane concorrente tedesco (Malik Harris – Rockstars) a rimanere quasi a zero è un mistero, mentre la Francia (Alvan & Ahez – Fulenn) penultima non ha fatto molto meglio: visto quel che è accaduto lo scorso anno, gli odiati cugini d'oltralpe se lo sono meritato tutto questo fiasco (malgrado probabilmente alla base ci sia stata la poco inclusiva scelta del canto in dialetto bretone in un pezzo poi nemmeno così malvagio).

E rimanendo sul casino dello scorso anno a Rotterdam, semplicemente delizioso il sassolino che Damiano dei Maneskin s'è tolto dalla scarpa prima di congedare la platea in delirio del Palalpitour, in riferimento alla strampalata accusa d'aver sniffato cocaina durante la finale:

"Divertitevi e... non avvicinatevi troppo ai tavolini".

ECCO COSA ACCADDE: Macron chiese di sospendere l'Eurovision 2021 per far squalificare i Maneskin

La classifica delle giurie dei vari Paesi

Eurovision 2022: la classifica del solo televoto

  1. Ucraina = 439
  2. Moldavia = 239
  3. Spagna = 228
  4. Serbia = 225
  5. Regno Unito = 183
  6. Svezia = 180
  7. Norvegia = 146
  8. Italia = 110
  9. Polonia = 105
  10. Estonia = 98
  11. Lituania = 93
  12. Grecia = 57
  13. Romania = 53
  14. Olanda = 42
  15. Portogallo = 36
  16. Finlandia = 26
  17. Armenia = 21
  18. Islanda = 10
  19. Francia = 8
  20. Germania = 6
  21. Belgio = 5
  22. Repubblica Ceca = 5
  23. Azerbaijan = 3
  24. Australia = 2
  25. Svizzera = 0

La classifica finale del song contest di Torino

Appuntamento a Mariupol nel 2023?

Un verdetto scontato, forse, arrivato sull'onda dell'emotività del televoto, che ha ribaltato la classifica. Dietro agli ucraini (che erano quinti in base al voto della giuria) è arrivato il britannico Sam Ryder, il più votato dalle delegazioni dei Paesi, e terza la Spagna.

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La canzone vincitrice si intitola "Stefania": scritta  dal cantante Oleh Psiuk, ero inizialmente dedicato a sua madre e racconta la protezione tra le braccia e le parole sussurrate al bambino in passato. Ma con l'invasione russa e l'inizio del conflitto in Ucraina, la canzone ha ottenuto anche un altro tipo di lettura.

LEGGI ANCHE: Il testo in italiano della canzone "Stefania"

Toccherà dunque all'Ucraina organizzare l'edizione 2023 dell'Eurovision (quest'anno era spettato all'Italia dopo il trionfo dei Maneskin nella precedente edizione). E Zelensky ha subito rilanciato:

"L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante".

daniele.pirola@netweek.it

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