Un progetto virtuoso

"Cammino per gli animali", da Assisi a Roma per sensibilizzare sui diritti degli animali

Quattordici tappe, lungo 270 km della "via di Francesco", tutti uniti per un obiettivo comune.

"Cammino per gli animali", da Assisi a Roma per sensibilizzare sui diritti degli animali
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Mettersi in marcia, tutti insieme, con un fine comune. E' stato questo l'obiettivo che Angelo Vaira, unitamente ad altre centinaia di persone, si è prefissato con il suo "Cammino per gli animali", un'iniziativa gratuita e simbolica che, seguendo la "via di Francesco", da Assisi a Roma ha cercato di manifestare pacificamente in favore dei diritti degli animali.

"Cammino per gli animali", di che cosa si tratta

"Quando ho messo in piedi questo progetto, ho pensato ad un cammino che sì portasse un messaggio, ma che fosse anche un beneficio per tutti coloro che avessero voluto partecipare".

A raccontarci del "Cammino per gli animali" è Angelo Vaira, 47 anni, originario di Bari, ma da diverso tempo residente a Arlate (Lecco). Studioso di scienze cognitive animali, zooantropologia e neurolinguistica, a partire dal 2001 ha fondato la scuola cinofila ThinkDog che ad oggi vanta quattro sedi in tutta Italia: due a Milano, una a Sasso Marconi (Bologna) e una a Roma.

Il fulcro del suo lavoro si basa essenzialmente sulle modalità attraverso cui instaurare una relazione con gli animali, intesa come cammino e percorso per conoscere se stessi, rendendo al contempo l’animale più felice e sereno.

Angelo Vaira, fondatore di ThinkDog e ideatore del "Cammino per gli animali"

Ed è proprio su questo aspetto che Angelo Vaira ha voluto organizzare il "Cammino per gli animali":

"L'idea del cammino è stata frutto della confluenza tra i miei studi, il mio lavoro e quello che in questi anni è stato il mio percorso spirituale. Medito da quando ho 18 anni e ho seguito nel tempo diversi gruppi di meditazione buddista dai quali ho compreso l'importanza di essere un beneficio per tutti gli esseri che abitano questa Terra.

La società odierna viaggia in modo parziale e disturbato non solo verso il prossimo, ma anche e soprattutto verso tutti gli animali che vivono su questo pianeta. Credo che sollevare la questione animale abbia una doppia valenza perché se da una parte si denunciano le ingiustizie verso animali che quotidianamente vengono catturati, imprigionati, torturati, macellati e mangiati, dall'altra invece porre l'accento su questo argomento risulta fondamentale per risolvere a cascata tutti i problemi del nostro tempo".

"Il feroce consumo di carne, pesce e prodotti caseari, infatti, non solo sta alla base dell’inquinamento e del surriscaldamento globale, un esempio su tutti riguarda la situazione degli allevamenti intensivi, ma è anche tra le principali cause di malattie come cancro, ictus, diabete e problemi circolatori. Ciononostante ci ostiniamo ad andare avanti con questo stile di vita insostenibile e dannoso sia per noi, sia per la fauna di questo pianeta”.

Nel 2018, quindi, Angelo Vaira ha progettato un'iniziativa che manifestasse apertamente questo messaggio ed alla quale chiunque avrebbe potuto partecipare semplicemente perché ne condivideva a pieno i valori:

"Quando ho ragionato sul primo 'Cammino per gli animali', ho pensato fosse logico seguire la via di Francesco, il santo protettore degli animali, da Assisi a Roma, per raggiungere il Vaticano e portare il nostro messaggio al Papa, una delle più grandi figure spirituali di riferimento per milioni e milioni di persone, in grado di smuovere veramente le coscienze. Nel 2018, alla fine del cammino, sono riuscito ad incontrarlo per poco tempo, stringendogli la mano e raccontandogli, in pillole, il motivo per il quale ci siamo messi in marcia".

Percorso e modalità

Da Assisi a Roma, in quattordici tappe, su un percorso lungo 270 chilometri. Si articola in questo modo il "Cammino per gli animali" ideato da Angelo Vaira, un evento che quest'anno, dal 22 settembre al 2 ottobre, ha visto la partecipazione di circa 200 persone.

La via di Francesco

"Il cammino rappresenta un modo per segnalare i casi di abuso sugli animali - afferma Angelo - ma considerata la grande partecipazione della gente, può essere visto anche come una forma di autoterapia. D'altronde non è cosa da tutti i giorni mettersi in cammino per ore nei boschi, durante giornate di sole rovente o di forte freddo. Affrontare questo percorso in compagnia di altre persone o del proprio cane, tuttavia, ti permette però di accantonare per un attimo i problemi, distaccarti dalla routine e respirare".

Tra i valori fondanti del percorso, in primis, c'è il dialogo:

"Il dialogo con il proprio cane, in modo da educarsi a vicenda e instaurare un corretto rapporto tra animale e proprietario. Il dialogo con le altre persone lungo il cammino, perché è dal confronto che si rinvigoriscono le proprie credenze. E infine il dialogo con la gente che ci guarda da fuori, vedendoci passare in pellegrinaggio. E' a loro che va mandato il messaggio più importante del ’Cammino per gli animali’. Essere inclusivi, dialoganti e in ascolto è l'unica maniera che conosco per ispirare le persone, senza dover giudicare nessuno".

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Un viaggio completamente libero e gratuito, in cui chiunque fa il meglio che può secondo le condizioni che ha:

"Solo quest'anno - aggiunge Angelo - ho chiesto ai partecipanti di concludere almeno 5 tappe del cammino, consigliando, laddove fosse possibile, di non consumare carne. Per il resto, una volta raggiunta una tappa, ciascuno era libero di fare gestirsi come più voleva. C'era chi dormiva in tenda, chi in camper e chi nei B&B, senza dover seguire rigorosamente alcun vincolo specifico".

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Il racconto di Clarissa

Tra  i partecipanti del "Cammino per gli animali" c'è stata anche Clarissa Cangemi, 28enne originaria di Robbiate (Lecco), addestratrice ufficiale ENCI.

"Ho conosciuto Angelo inizialmente tramite i suoi libri e i suoi studi, dopodiché ho cominciato a anche seguirlo sui social. E' stato proprio durante una sua diretta Instagram che ho scoperto del 'Cammino per gli animali', un'iniziativa che mi ha particolarmente affascinato e a cui non ho esitato un minuto a partecipare".

Clarissa Cangemi

Appassionata di animali, specialmente dei cani, fin da quando era piccola, ha da sempre percepito la loro purezza, soprattutto nel modo di dare e ricevere amore.

"Li ho sempre amati, ma solo adesso ho la consapevolezza di non averli mai rispettati, di non essere mai stata coerente con me stessa. Non mangerei mai il mio cane, perché mangiare gli altri animali? Mi sono informata su ciò che mi trovavo nel piatto ed è bastato davvero poco per capire la cosa giusta da fare".

Clarissa, non potendo partire da Assisi, ha raggiunto il gruppo da Spoleto:

"Mi sono aggregata ad Angelo da Spoleto e ho proseguito fino a Roma, la meta finale. Ogni partecipante, una volta raggiunta la tappa del giorno, poteva organizzarsi a modo suo: c'era chi dormiva in auto, chi in camper e chi tenda. Io di volta in volta mi ero prenotata una stanza in un B&B o in case di accoglienza per poi ripartire il giorno dopo. E' stata un'esperienza fantastica perché ho incontrato tante persone che come me condividono il rispetto nei confronti degli animali".

Persone con le quali Clarissa ha avuto modo di confrontarsi su tantissimi temi animalisti, come il fatto di non consumare animali:

"Essendo vegetariana, diverse volte mi sono sentita giudicata per questa cosa. Lungo il cammino, però, ho fatto parte di un gruppo in cui tanti altri, al mio stesso modo, non mangiano animali e anche per questo motivo mi sono trovata molto a mio agio".

Poi però la gioia più grande.

"Alla terza tappa dell'itinerario ho incontrato la signora Anna, proprietaria del rifugio 'i cani di Anna'. Era lì con i suoi due cani e mentre mi sono messa ad accarezzarli lei mi ha detto che Luna, un meticcio Border Collie nero, stava cercando casa. Fin da subito mi sono affezionata a Luna e in men che non si dica ho avvisato Anna che l'avrei adottata".

Luna, il cane adottato da Clarissa durante l'ultimo "Cammino per gli animali"

Alessandro Balconi

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