dal 22 al 28 febbraio

Anche le sfilate tornano in presenza: Milano si prepara alla Fashion Week

Potrà partecipare anche chi è vaccinato con vaccini non riconosciuti dall'Unione Europea.

Anche le sfilate tornano in presenza: Milano si prepara alla Fashion Week
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Anche le sfilate tornano in presenza. E naturalmente partono dalla "capitale  della moda". Martedì 8 gennaio 2022  è stata presentata a Palazzo Marino la Milano Fashion week Women's collection che si terrà a Milano dal 22 al 28 febbraio 2022.

Presentata la Milano Fashion Week Women's collection

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente di Camera della Moda, Carlo Capasa il Presidente di Agenzia ICE, Carlo Maria Ferro e gli assessori Alessia Cappello (Sviluppo economico e Politiche del lavoro) e Tommaso Sacchi (Cultura).

Insieme all'illustrazione del calendario di eventi e sfilate della Fashion week e ai dati riguardanti l'industria della moda, in forte ripresa e motore per l'economia dell'intero Paese, Comune e Camera della Moda hanno rinnovato il reciproco impegno a lavorare insieme per fare sistema, come confermato dal protocollo di intesa della durata di due anni, recentemente firmato.


"La Milano Fashion week dedicata alla moda femminile – affermano gli assessori Cappello e Sacchi – è un nuovo grande appuntamento internazionale che unisce insieme creatività, lavoro e bellezza, reso possibile grazie alla determinazione e al lavoro di tutti gli operatori di uno dei settori che sta guidando la ripresa economica in Italia. La Milano Fashion week produce all'interno del nostro Paese, e nella nostra città, un indotto senza eguali: lavoratori, stilisti, modelli e giornalisti di tutto il mondo hanno un impatto positivo su Milano, con un effetto moltiplicatore su moltissimi settori della città, dal commercio, alla ristorazione, dalle strutture alberghiere a tutti i servizi urbani".

La Milano Fashion week è emblematica perché apre le porte al mondo elevando la bellezza, la sostenibilità del Made in Italy. Il legame tra Milano e la moda è sempre stato unico, innovativo e produttivo: per questo, intendiamo estenderlo sempre più alla città attraverso eventi culturali diffusi, ispirati alla moda e dalla moda: per stimolare ancora di più la ripartenza economica e creativa della città. Milano ha già sperimentato quanto l'alleanza tra moda e cultura porti a grandi risultati. Lo testimoniano i nuovi spazi espositivi nati negli ultimi anni e le collaborazioni nate tra istituzioni e maison proprio nel campo dell'arte e della cultura. Il Protocollo che abbiamo firmato con la Camera della Moda italiana per i prossimi tre anni ci impegna e ci proietta verso un futuro di grande collaborazione".

Parteciperà anche chi è vaccinato con vaccini non riconosciuti dall'UE

Anche gli addetti ai lavori vaccinati con sieri non equivalenti potranno tornare ad assistere ai grandi eventi della Moda milanese, osservando uno specifico protocollo di sicurezza. Lo ha annunciato l'assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro Alessia Cappello durante la conferenza stampa di presentazione della settimana della moda più attesa, la Milano Fashion week Women's collection che si svolgerà dal 22 al 28 febbraio.

Le nuove disposizioni riguardanti l'accesso nel nostro Paese sono state inserite nell'ultimo Decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta ufficiale venerdì 4 febbraio 2022. Prevedono procedura di accesso straordinario finalizzato alla partecipazione, in presenza, ai prossimi eventi della Moda di Milano da parte dei buyer e degli addetti ai lavori provenienti da Paesi in cui i vaccini somministrati non sono riconosciuti dagli organismi sanitari europei.

 

"Sono molto soddisfatta del lavoro svolto in modo congiunto con tutte le istituzioni – ha dichiarato l'assessora Cappello – e ringrazio il Presidente del Consiglio Mario Draghi e tutto il Governo per la decisione presa. La proficua relazione instaurata con Camera nazionale della Moda e il Presidente Carlo Capasa mi ha spinto a cercare in fretta una soluzione per ridare il giusto pubblico ad un evento come la Fashion week così importante per la città di Milano e per l'Italia intera. Nelle scorse settimane, infatti, mi sono subito attivata con il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ringrazio per la disponibilità e il pronto riscontro, per consentire ai buyer e agli operatori della moda provenienti da Paesi in cui i vaccini non sono riconosciuti dall'EMA, di partecipare in presenza alle prossime sfilate di Milano. Con l'adozione di questa misura, Milano avrà una grande opportunità di ripresa e sono sempre più convinta che dobbiamo portare avanti con le giuste misure di sicurezza sanitarie questi eventi internazionali che rappresentano un driver strategico per la nostra città".

La misura, contenuta nell'articolo 3 del Decreto-legge dal titolo "Coordinamento con le Regole di altri Paesi per la circolazione in sicurezza in Italia", è stata ottenuta anche a seguito delle interlocuzioni avviate nei giorni scorsi con il Sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa da parte dell'assessora al Lavoro e allo Sviluppo economico Alessia Cappello. Un segnale positivo per la ripresa ai massimi livelli della Moda italiana nel mondo, che rappresenta il secondo settore per PIL del nostro Paese e che ha nella città di Milano il suo evento più importante a livello internazionale.

 

Cosa prevede la misura eccezionale

In base al Decreto a tutti coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l'accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il green pass rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore) con esito negativo.

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