non solo la clamorosa sconfitta

Suicidio Psg: dopo la batosta col Real, il presidente miliardario (indagato) si scaglia anche contro gli arbitri

Nasser Al-Khelaifi, potentissimo patron del dream team parigino, sarebbe al centro di un caso di corruzione per il quale rischierebbe ora due anni di carcere.

Suicidio Psg: dopo la batosta col Real, il presidente miliardario (indagato) si scaglia anche contro gli arbitri
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L'incredibile debacle di ieri sera del Psg è l'ennesima dimostrazione di come i soldi, nel calcio, non sempre siano sinonimo di vittorie e trofei. Non che il suo avversario fosse la "cenerentola" di turno, perché il Real Madrid è la squadra che più di tutte ha fatto la storia della Champions League, eppure nel corso degli ultimi anni, complice l'addio di Cristiano Ronaldo, il suo super-blasone si era leggermente ridimensionato. Fatto sta che il campo ha parlato, ancora una volta, e ha dato la sua sentenza: il Paris Saint Germain è fuori dalla Champions League, battuto per 3 a 1 dal Real con una tripletta del goleador Karim Benzema.

Una sconfitta aperta dal gravissimo errore del "nostro" portiere Gigio Donnarumma che sul primo gol si è fatto soffiare troppo facilmente la palla dal numero 9 dei Blancos. Una papera  nata, se si vuole dirla tutta, da un possibile fallo subito dal portiere parigino non fischiato dall'arbitro olandese Danny Makkelie. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il miliardario presidente del Psg, Nasser Al-Khelaifi, che, a fine match, si è scagliato contro il direttore di gara, raggiungendolo negli spogliatoi per protestare con veemenza. Una due giorni da dimenticare per il potentissimo patron originario del Qatar che, dopo l'eliminazione dalla Champions League, ora rischia anche due anni di carcere per corruzione.

Il Psg è fuori dalla Champions League: battuto 3 a 1 dal Real Madrid agli ottavi

Di "remuntade" negli ultimi anni se ne sono viste parecchie e quella di ieri sera, mercoledì 9 marzo 2022, ha tutte le peculiarità per rientrare in questa categoria. Dopo l'1 a 0 dell'andata al Parc Des Princes di Parigi, il dream team del Psg è stato eliminato dalla Champions League nella gara di ritorno degli ottavi dal Real Madrid. Il super-squadrone parigino di Messi, Neymar e Mbappé è stato sconfitto per 3 a 1 dai Blancos allenati da Carlo Ancelotti. Dopo l'iniziale vantaggio del Paris targato Kyllian Mbappé, il Real ha messo in campo tutta la sua qualità, inanellando tre reti consecutive grazie all'istinto da goleador di Karim Benzema, sospinto da un imprendibile Vinicius Jr e dal talento indiscutibile dell'ex pallone d'oro Luka Modric.

Il presidente miliardario del Psg si scaglia contro gli arbitri

La grande rimonta del Real Madrid, tuttavia, non è stata risparmiata dalle polemiche che hanno visto come protagonista, in prima linea, proprio Nasser Al-Khelaifi, presidente miliardario del Psg. Il potentissimo patron qatariota, al termine della partita, si sarebbe scagliato con veemenza contro l'arbitro olandese Danny Makkelie, raggiungendolo negli spogliatoi, urlando e picchiando pugni contro le porte. Il motivo della sua furia avrebbe riguardato il fallo non fischiato al portiere Gigio Donnarumma in occasione del primo gol del Real Madrid. Il nostro portierone, braccato da Benzema, si sarebbe reso autore così di una vera e propria papera.

La notizia della sua furente protesta è stata raccontata nel dettaglio dal quotidiano spagnolo Marca: Al-Khelaifi, nell'occasione, sarebbe persino  entrato nella stanza occupata da Megia Davila, ex arbitro, attualmente delegato di campo del Real. Per allontanarlo è stato necessario l'intervento di alcune persone (e secondo altre fonti sarebbe stata chiamata addirittura la polizia).

La scena è stata ripresa da un cellulare

Ma c'è di più. Stando alle indiscrezioni su quanto accaduto, l'imbarazzante scena sarebbe stata anche ripresa con un cellulare da un dipendente del Real Madrid. Il presidente miliardario del Psg, accortosi di essere stato filmato, sarebbe quindi corso verso di lui gridando "ti ammazzo", fermato soltanto dalle guardie del corpo. Leonardo, direttore sportivo del Paris Saint-Germain, poi, avrebbe chiesto che le immagini fossero cancellate.

Al-Khelaifi è indagato per corruzione e rischia due anni di carcere

L'eliminazione dalla Champions League, trofeo europeo per il quale il potentissimo patron del Psg ha investito parecchi miliardi negli anni per conquistarlo, è stata solo la conclusione di una due giorni da dimenticare per Nasser Al-Khelaifi. Il presidente miliardario della squadra parigina, al vertice di BeIN Media Group, infatti, insieme all’ex segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, sarebbe stato indagato dal tribunale penale federale di Bellinzona per il reato di corruzione relativo al caso dei diritti tv dei Mondiali 2026 e 2030.

Una vicenda giudiziaria per la quale ora Al-Khelaifi rischierebbe addirittura 28 mesi di carcere. Secondo l’accusa, nel 2013 Valcke avrebbe chiesto a Al-Khelaifi di acquistare una villa in Sardegna, proprio mentre BeIN stava negoziando con la Fifa i diritti televisivi in Nord Africa e in Medio Oriente per i Mondiali del 2026 e del 2030. Il proprietario del Psg avrebbe quindi acquistato la casa per 5 milioni di euro tramite una società a lui riconducibile, prima di metterla a disposizione di Valcke. I due, in primo grado, sono già stati assolti, ma il processo è destinato a continuare.

Alessandro Balconi

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