A TREVISO

Squalificato fino a fine stagione il rugbista che regalò una banana per Natale al compagno di colore

Malgrado Nemer, 11 presenze nella Nazionale azzurra, si sia scusato, dovrà pure seguire un percorso di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche dell'integrazione

Squalificato fino a fine stagione il rugbista che regalò una banana per Natale al compagno di colore
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La notizia fece scalpore lo scorso Natale. Nell'abituale scambio di regali fra compagni di squadra del Benetton Rugby, Chérif Traoré, atleta di colore, si vide consegnare in dono una banana (per di più marcia). Il mittente non saltò fuori subito, anche se il giocatore di origini africane ricevette le scuse e la solidarietà dalla società e da tutto l'ambiente: si trattava di Ivan Nemer, che ora il Tribunale Federale ha deciso di squalificare fino alla fine della stagione, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura Federale in base al Regolamento di Giustizia FIR e della Regola 18 di World Rugby.

Chérif Traoré

Razzismo: squalificato fino a fine stagione rugbista

In uno degli sport più puliti al mondo, sconti non se ne fanno: chi sbaglia paga. Malgrado Nemer, 11 presenze nella Nazionale azzurra, si sia scusato, dovrà pure seguire un percorso di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche dell'integrazione:

"Il razzismo non ha e non avrà mai alcun ruolo nella mia vita, come non dovrebbe averne nella vita di ognuno di noi. Sono fortemente rammaricato dalla stupidità del mio gesto, dal dispiacere causato ad un amico, dall’aver arrecato danno alla mia squadra, ai compagni, al Paese che rappresento ed al Gioco che amo. Quanto è accaduto non mi rappresenta, ma al tempo stesso deve farmi e farci riflettere su quanto ancora debba essere fatto per modificare la nostra cultura, superare gli stereotipi più beceri, avvicinarci gli uni agli altri ancor più di quanto già non accada".

 

Una banana marcia in dono per Natale al compagno di colore

E' usanza, durante le cene di Natale, affidarsi al "Babbo Natale segreto": che consiste nello scambiarsi dei regali senza sapere il mittente di ognuno di essi. Nemer deve aver preso l'anonimato come assist perfetto. Cherif Traorè, pilone del Benetton e della Nazionale italiana di rugby, ha denunciato il regalo che gli è stato riservato su Instagram. A lasciare l'amaro in bocca al giocatore è stata anche l'ilarità con la quale i compagni di squadra hanno reagito vedendo il frutto andato a male.

Sta arrivando Natale e come da tradizione in squadra è il momento del Secret Santa. Un momento conviviale e scherzoso. Un momento dove ti puoi permettere di fare regali anonimi ai tuoi compagni, di quelli anche pungenti, ironici. Ieri, quando è stato il mio turno, all’interno del mio regalo ho trovato una banana. Una banana marcia, dentro un sacchetto dell’umido. Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male e vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale. Sono abituato o meglio, mi sono dovuto abituare, a dover fare buon viso a cattivo gioco ogni volta che sento battute a sfondo razzista per cercare comunque di non inimicarmi le persone vicine. Ieri è stato diverso però. Fortunatamente, alcuni compagni, soprattutto stranieri, hanno cercato di supportarmi. Fuori dall’Italia un gesto come questo è condannato gravemente anche all’interno di piccole realtà, e questa volta voglio dire la mia. Non ho dormito tutta la notte. A questo Secret Santa erano presenti anche ragazzi giovani, di origini diverse. Ho deciso di non stare in silenzio questa volta per fare in modo che episodi come questo non succedano più per evitare che altre persone si ritrovino in futuro nella mia situazione attuale. E sperando che il mittente impari una lezione…

 

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Di lanci di banane e cori razzisti, rivolti a giocatori di colore, il mondo del calcio ci aveva già abituato. Questo aneddoto conferma il fatto che il problema del razzismo permea (ancora) tutti gli sport. In attesa di un cambio di mentalità bene che se ne parli, e che determinate tendenze non vengano normalizzate.

La nota della società

Sulla questione era intervenuta anche la Benetton, con un comunicato:

"In riferimento al post comparso questa mattina sui profili social del giocatore biancoverde Cherif Traore, il Benetton Rugby tiene a ribadire di aver sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di razzismo e/o forma di discriminazione. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra identità ed i nostri valori. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza.

Comportamenti simili non hanno nulla che vedere con lo sport e davanti ad episodi del genere Benetton Rugby sarà sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità".

"Hanno tutti chiesto scusa"

A distanza di qualche ora, come raccontato da Prima Treviso, il caso della banana marcia come regalo di Natale era rientrato. Lo stesso Cherif Traoré, in un video pubblicato sulla pagina Facebook della Benetton Treviso, aveva chiuso la vicenda:

"Quante volte capita di offendere o commettere un errore nei confronti di un componente della propria famiglia, purtroppo tante. Bene amici ed amiche, questa volta è successo all’interno della nostra. Adesso ciò che conta è aver capito l’errore e chiesto scusa. Siamo una famiglia e come tale andremo avanti, insieme, sempre".

Dopo il marasma emerso dalla denuncia di Traoré, era anche avvenuta una riunione con staff, società e compagni:

"Ci siamo chiariti - ha spiegato nel video Traorè - Il mio compagno che mi ha fatto lo scherzo ha capito di aver sbagliato, non l'ha fatto per cattiveria e mi ha chiesto scusa. Io le ho accettate per cui ora andiamo avanti insieme, uniti come una famiglia".

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