PUGNO DURO

Squalifica, multa e medaglia da restituire per l'atleta russo con la Z sul petto

Mano pesante della Federazione internazionale di ginnastica contro il giovane atleta che era arrivato terzo alle Parallele.

Squalifica, multa e medaglia da restituire per l'atleta russo con la Z sul petto
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Squalifica, multa e medaglia da restituire per l'atleta russo con la Z sul petto.

A volte ritornano. Ivan Kuliak ancora agli "onori" delle cronache. A marzo si era presentato a Doha in Coppa del Mondo sul podio delle parallele con la lettera Z dell'invasione russa in Ucraina attaccata al petto con accanto proprio un ginnasta ucraino.

Un'immagine che era diventata virale e aveva fatto discutere tutto il mondo. Ora però il giovane atleta russo è stato squalificato per un anno dalle competizioni e dovrà restituire la sua medaglia e il premio di 500 franchi svizzeri, circa 486 euro.

Questo il provvedimento preso nei suoi confronti dalla Fig, la Federazione internazionale di Ginnastica.

Sul podio a sbeffeggiare l'avversario, il fatto

Kuliak, 20 anni, ai Mondiali di Doha aveva vinto la medaglia di bronzo alle Parallele. Ma al momento di salire sul podio per la cerimonia di premiazione, il giovane atleta aveva pensato bene di presentarsi davanti ai fotografi al momento degli inni nazionali con la Z dell'invasore sul petto, quasi a sbeffeggiare il vincitore della medaglia d’oro, Illia Kovtun, un ginnasta di Cerkasy, una cittadina a sud-est di Kiev.

Kuliak potrà far ricorso entro 21 giorni, ma nell'esaminare la sua situazione, la Federazione ha usato il pugno duro proprio a fronte di quella che alla commissione giudicante della Fig è parsa come una vera e propria aggravante oltre che un'evidente provocazione.

La Z sul petto, lo sguardo fiero un'aggravante per la Fig

La Federazione non ha infatti potuto "leggere" come un'aggravante l'atteggiamento di Kuliak: mani dietro alla schiena, sguardo fiero, petto in fuori e appunto quella Z che in quelle settimane stava incominciando a diventar virale perché immortalata sui carri armati russi. 

Una Z ("Za pobedu" che tradotto appunto significa "per la vittoria"), un simbolo che il mondo politico che ruoto attorno a Putin, gli attivisti pro guerra e pro invasione e molti personaggi noti tra l'opinione pubblica hanno indossato come fosse una medaglia sopra i loro vestiti.

Un caso che ha interessato anche il nostro Paese con una vicenda che ha provocato un autentico terremoto nella nostra politica con il siluramento dalla Commissione Esteri del presidente del M5S Vito Petrocelli.

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