Serie A al giro di boa: ora si comincia a fare sul serio
Inizia ufficialmente il girone di ritorno del massimo campionato italiano. Tutto é aperto (e combattuto): dallo scontro Scudetto, alla lotta per l’Europa e per la salvezza
Archiviata la trasferta araba che ha assegnato la Supercoppa, vinta dal Milan, il mondo del pallone italiano torna a focalizzarsi sulle questioni della nostra Penisola. Il campionato di Serie A, infatti, con l’anticipo Lazio-Como di venerdì 10 gennaio 2025 dà ufficialmente inizio al girone di ritorno, quello che a fine corsa sancirà tutti i verdetti della stagione 2024/2025.
Per i club del Belpaese si comincia a fare sul serio. Ma prima che il pallone possa rotolare, facciamo un attimo il punto della situazione al termine del girone di andata.
Scudetto e lotta Europa, tutto apertissimo
Innanzitutto c’é da fare una doppia premessa. Complice la Supercoppa italiana di inizio 2025, alcune squadre non hanno potuto giocare la 19ª giornata di campionato, ultima dell’andata. Per questo motivo la classifica é parziale, perché appunto alcuni club sono con l’asterisco (uno o due a seconda dei match da recuperare).
Classifica Serie A (fine girone andata - ogni asterisco è una partita mancante):
Posizione | Punti |
1. Napoli | 44 |
2. Atalanta | 41* |
3. Inter | 40** |
4. Lazio | 35 |
5. Juventus | 32* |
6. Fiorentina | 32* |
7. Bologna | 28** |
8. Milan | 27** |
9. Udinese | 25 |
10. Roma | 23 |
11. Torino | 21 |
12. Empoli | 20 |
13. Genoa | 20 |
14. Parma | 19 |
15. Verona | 19 |
16. Como | 18* |
17. Cagliari | 17 |
18. Lecce | 17 |
19. Venezia | 14 |
20. Monza | 10 |
In secondo luogo, gennaio rappresenta il periodo del mercato invernale di riparazione (terminerà il 2 febbraio). Tutti i club di Serie A sono alla ricerca dei giusti accorgimenti per dare nuova linfa alle rose, fondamentale per tirare dritti fino alla fine della stagione e per raggiungere i loro obiettivi. Veniamo però al punto.
Nelle prime tre posizioni troviamo: Napoli, Atalanta e Inter. La squadra partenopea é al vertice in solitaria a 44 punti, ma può essere insidiata dall’Atalanta e dall’Inter, ferme a 41 e 40 punti, che hanno rispettivamente una e due partite dell’andata ancora da giocare (ipoteticamente se vincessero potrebbero salire a 46 l’Inter e 44 l’Atalanta).
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Il Napoli di Conte, però, uscito dalla Coppa Italia e senza competizioni europee, si potrà focalizzare solo sull’obiettivo Scudetto e potendo giocare una sola volta a settimana potrà gestire in maniera oculata le energie. L’Inter, campione di Italia uscente, compete ancora su tutti i fronti, ma per arrivare fino in fondo dovrà dimostrare di essere la più forte come ha fatto lo scorso anno (per i nerazzurri di Inzaghi l’anno si é aperto col boccone amaro della sconfitta in finale di Supercoppa, subita in rimonta contro il Milan).
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L’Atalanta di Gasperini, invece, sogna in grande e dopo la vittoria dell’Europa League del 2024 dovrà cercare far valere la sua spensieratezza e forza dirompente per cucirsi sul petto il tricolore (anche i bergamaschi sono in corsa per vincere tre trofei).
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Dalla quarta all’ottava posizione, invece, troviamo Lazio, Juventus, Fiorentina, Bologna e Milan, con tutte e cinque che al momento giocano in Europa (solo la Fiorentina é fuori dalla Coppa Italia). La Lazio di Baroni ha stupito nel girone di andata, ma é crollata in alcuni scontri chiave come contro l’Inter e nel recente derby contro la Roma. Se riuscirà a mantenere questa qualità di gioco, potrà sicuramente guadagnarsi il quarto posto finale che vuol dire Champions League. La Juventus di Thiago Motta vive un momento di difficoltà: dopo aver perso malamente in semifinale di Supercoppa contro il Milan, dovrà trovare le giuste misure per assicurarsi un posto in Champions e fare un percorso migliore nelle coppe (superando la sindrome del pareggio di cui i bianconeri stanno soffrendo da inizio campionato).
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Fiorentina e Bologna di Palladino e Italiano hanno vissuto un momenti speculari: i viola hanno inanellato buoni risultati verso la metà del girone d’andata, perdendo poi colpi negli ultimi match, i rossoblù invece sono tornati a dimostrare il loro valore dopo un inizio di Serie A difficile. Saranno in grado di reggere botta in questo ritorno? (La Fiorentina, per il terzo anno di fila, punterà ad arrivare in fondo in Conference League). Il Milan, infine, chiuso il capitolo Fonseca in panchina, ha accolto il nuovo allenatore Conceicao, il quale ha già messo la sua impronta sulla squadra portandola a vincere un’incredibile Supercoppa Italiana con due rimonte su Juventus e Inter. A livello mentale questo successo potrebbe svoltare la situazione per i rossoneri, conducendoli grazie al lavoro del (nuovo) mister portoghese a importanti soddisfazioni.
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Scontro salvezza da cardiopalma
Tolte Udinese, Roma (situazione paradossale per i giallorossi, anche se la cura “Ranieri” dovrebbe far stare tranquilli i tifosi, i quali ora si aspettano un percorso migliore in Coppa Italia ed Europa League) e Torino, dal 20º al 12º posto ci sono nove club racchiusi in soli 10 punti. Tante squadre per una lotta salvezza al cardiopalma.
Chi rischia di più é il Monza: dopo due stagioni sulle nuvole, quest’anno i biancorossi sono ultimi, in crisi di risultati e con già un allenatore esonerato (Bocchetti é subentrato a Nesta). Servirà ritrovare compattezza di squadra per sradicarsi dal fanalino di coda.
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Tentenna anche il Venezia che, nonostante un'impostazione di gioco propositiva anche contro big del campionato, è caduta troppe volte. Per Di Francesco sarà un'altra difficile missione salvezza, dopo il tracollo con il Frosinone dello scorso anno all'ultima giornata.
Lecce e Cagliari mancano di continuità. I salentini, dopo il cambio in panchina da Gotti a Giampaolo, hanno giovato del nuovo allenatore, anche se ora dovranno mantenere la barra dritta per restare ancorati al mondo dei grandi. Stessa sorte per i sardi di Nicola, massimo esperto delle lotte salvezza, che però non dovrà scherzare troppo col fuoco: i cagliaritani hanno in rosa qualità ed esperienza per uscire dal pantano prima che sia troppo tardi.
Situazioni opposte per Como e Verona. I lariani vogliono dare un senso al progetto ambizioso della loro proprietà: affidandosi ai dettami di Fabregas e alla meglio gioventù della sua rosa potrebbero mettere in fila dei buoni risultati per garantirsi la permanenza in A.
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L'Hellas di Zanetti, invece, in attesa del cambio di proprietà, sta alternando tracolli clamorosi a vittorie che danno morale e speranza: questa oscillazione però, se da un lato dimostra la grinta dei gialloblù nei momenti decisivi, alla lunga potrebbe rivelarsi un tasto dolente. In quel caso solo la forza della testa e delle convinzioni influenzerà l'ago della bilancia per gli scaligeri.
Empoli, Genoa e Parma, infine, navigano al momento in acque più calme, consapevoli che la tempesta potrebbe arrivare da un momento all'altro. I toscani di D'Aversa nel girone di andata hanno dimostrato il loro valore sul campo, anche grazie al talento e temperamento di giovani calciatori, uniti a un'ottima organizzazione di squadra. I genoani hanno cambiato proprietà e allenatore, passando da Gilardino a Vieira, e si sono risollevati da un periodo buio: fondamentale sarà dare continuità alle prestazioni per non ricadere nella negatività di inizio stagione. I crociati di Pecchia, invece, vivono di folate: sono una squadra giovane, veloce e piena di talento, soprattutto sulle fasce, ma proprio per questo motivo potrebbero peccare di inesperienza in alcune partite decisive del girone di ritorno.
Alessandro Balconi