Scossone alla Serie A

Samp shock, dopo l'arresto il presidente Ferrero si dimette

Dopo il caso plusvalenze Juve, un'altra indagine della Guardia di Finanza turba il campionato. Ma la società blucerchiata è estranea.

Samp shock, dopo l'arresto il presidente Ferrero si dimette
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Samp shock, arrestato il presidente Ferrero. Altro scossone alla Serie A dopo il caso plusvalenze Juve.

E per la squadra blucerchiata, alle prese con una classifica deficitaria, c'è all'orizzonte il derby con il Genoa.

Samp shock, arrestato Ferrero

Il numero uno del club è stato arrestato (insieme a lui la figlia e un nipote) in seguito a un'indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza di Paola, in provincia di Cosenza, in Calabria.

Sotto la lente delle Fiamme gialle sono finiti di quattro società dell'imprenditore romano, che è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore.

Si trovano invece al momento agli arresti domiciliari altre cinque persone, tra cui appunto la figlia Vanessa e il nipote di Ferrero, Giorgio.

Sono invece nove gli indagati nell'ambito dell'operazione dei militari della Gdg. Un'attività investigativa che ha visto nelle ultime ore perquisizioni in Lombardia, Lazio, Campania, Basilicata e nella stessa Calabria.

Samp estranea ai fatti, ma ora senza presidente

La Samp, stando alle informazioni fornite da Procura e Guardia di Finanza è estranea al filone d'indagine. Una notizia che avrà però comunque degli evidenti contraccolpi sul futuro della società blucerchiata che lo stesso Ferrero da qualche tempo aveva messo in vendita, lamentando però il fatto che non si fosse finora fatto avanti alcun acquirente.

Poco dopo l'arresto, Ferrero (nella foto dalla pagina Facebook della Sampdoria) si è dimesso da presidente. Nel frattempo, la classifica piange (pesante anche la sconfitta di ieri per 3-1 in casa contro la Lazio) e nel prossimo turno la squadra di D'Aversa affronta i cugini del Genoa in un derby che ha il sapore di ultima spiaggia per entrambe le squadre.

Ecco la nota ufficiale del club:

"Con grande stupore si è appreso dell’odierna esecuzione di una misura cautelare di custodia in carcere a carico di Massimo Ferrero, richiesta da parte della Procura della Repubblica di Paola per vicende fallimentari relative a fatti di moltissimi anni fa e rispetto alle quali non sono di chiara ed immediata percezione le stesse esigenze cautelari alla base per l’evidente assenza di attualità, tanto più considerando che per tre delle quattro società calabre coinvolte vi era già stata allo scopo una transazione con le relative procedure già perfezionata e adempiuta"

"Tali vicende, in ogni caso, preme precisare che sono del tutto indipendenti tanto rispetto alla gestione e alla proprietà della Società U.C. Sampdoria quanto rispetto alle attività romane di Ferrero e legate al mondo del cinema, già oggetto di procedura avanti al Tribunale di Roma – scrive il club blucerchiato – Tuttavia Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare, mettendosi nel contempo a immediata e completa disposizione degli inquirenti, che verranno contattati dai suoi legali, gli avvocati Luca Ponti e Giuseppina Tenga, proprio per chiarire fin da subito la propria posizione ed evitare che, dalla del tutto inaspettata e presente situazione, possano derivare ulteriori pregiudizi a carico di realtà estranee, come l’U.C. Sampdoria, che ne sarebbero gratuitamente danneggiate".

La Sampdoria infine si dice fiduciosa che la vicenda giudiziaria del proprio ex presidente si possa chiarire in tempi rapidi.

Tra l'altro, ironia del destino, proprio recentemente anche i rossoblù della Lanterna hanno cambiato la guida societaria passando a un fondo americano.

Le indagini

I fallimenti delle società dell'imprenditore romano finiti sotto l'attenzione della Gdf riguarderebbero reati societari, bancarotta fraudolenta aggravata e false comunicazioni sociali. Nella fattispecie, società operanti nel settore alberghiero, turistico e cinematografico, tutte con sede in provincia di Cosenza.

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