L'annuncio del Coni

Paola Egonu porterà la bandiera a cinque cerchi alle Olimpiadi di Tokyo

Anche il governatore del Veneto Luca Zaia esulta per la scelta: "Non c’è figura migliore di Paola Egonu come donna e come atleta".

Paola Egonu porterà la bandiera a cinque cerchi alle Olimpiadi di Tokyo
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Paola Egonu sfilerà con la bandiera olimpica nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nel corso della mattinata di oggi, martedì 20 luglio 2021, la pallavolista 22enne originaria di Padova è stata informata della scelta del Coni dal presidente Giovanni Malagò. Una decisione quest'ultima che ha lanciato un forte segnale di apertura e integrazione.

Paola Egonu porterà la bandiera a cinque cerchi per l'Italia

Paola Egonu, pallavolista originaria di Padova, è stata scelta dal Coni come atleta nazionale che sfilerà nel corso della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo 2020 con la bandiera olimpica.

Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, appena atterrato a Tokyo ha chiamato la 22enne azzurra per informarla della scelta che, commossa, ha commentato:

"Sono molto onorata per l’incarico che mi è stato dato a far parte del CIO per portare la bandiera olimpica. Mi ha fatto emozionare appena il presidente Malagò me l’ha detto, perché mi ritrovo a rappresentare gli atleti di tutto il mondo ed è una grossa responsabilità: attraverso me esprimerò e sfilerò per ogni atleta di questo pianeta".

Paola Egonu "schiaccia" razzismo e omofobia

Paola Egonu, pallavolista di punta della Nazionale italiana e indiscussa protagonista dei numerosi successi dell'Imoco Volley Conegliano, aveva fatto un pensiero anche al ruolo di portabandiera azzurra, incarico che poi è stato affidato invece a Jessica Rossi e al veronese Elia Viviani.

La volontà di essere un vero simbolo per il mondo dello sport italiano e non solo, come raccontato da "Prima Padova", era stata espressa dalla stessa pallavolista 22enne:

"Sarebbe un segnale importante perché sono l'emblema della diversità a partire dal colore della mia pelle. Sono certa che ci sono tante ragazze che si trovano nella mia situazione e che, per paura dei pregiudizi, non hanno la forza di esporsi. Potrei lanciare dei messaggi positivi in questo senso. Per me sarebbe un onore".

Paola Egonu, nata a Cittadella da genitori nigeriani, nel 2018 ha fatto anche coming out sulla sua omosessualità in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Le sue origini e il suo orientamento sessuale ne hanno fatto spesso un bersaglio dell'intolleranza retrogada. E in un memento in cui il dibattito pubblico nazionale è monopolizzato dalla diatriba tra favorevoli e contrari al famoso Ddl Zan (anche lui padovano), la decisione del mondo dello sport di affidarle la bandiera olimpica nella cerimonia inaugurale di Tokyo 2020 ha rappresentato un importante segnale di apertura e integrazione.

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Zaia: "Non c'è figura migliore di Paola Egonu"

La notizia, come raccontato da "Prima Padova", è stata accolta con gioia dal governatore del Veneto, Luca Zaia, il quale ha dichiarato:

"Non c’è figura migliore di Paola Egonu, come donna e come atleta, per portare alla cerimonia di apertura di Tokyo 2020 la bandiera a cinque cerchi, un grande simbolo mondiale di fratellanza e lealtà, aldilà dello sport. Paola è il simbolo di quanto di meglio lo sport e la società contemporanea possano presentare oggi: donna coraggiosa dentro e fuori il campo, esempio di perfetta integrazione, probabilmente, anche la migliore pallavolista che abbia mai calcato un parquet. Quella di Tokyo sarà la sua schiacciata più bella".

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