Olimpiadi Tokyo 2020, Ganna trascina l'Italia a un fantastico oro nel ciclismo

Dopo l'oro nella vela grazie all'incredibile prestazione di Ruggero Tita e Caterina Banti, poco fa è arrivato un altro primo posto straordinario, questa volta nel ciclismo su strada, con pure un sensazionale record mondiale: si tratta del quartetto Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna che ha battuto la Danimarca conquistato l'oro, il sesto per l'Italia.

Olimpiadi Tokyo 2020, Ganna trascina l'Italia all'oro nell'inseguimento

Certo, senza di lui, senza il piemontese Filippo Ganna, forse ora non saremmo qui a festeggiare questo sesto oro olimpico. L'atleta del VCO, infatti, ha compiuto un vero e proprio "miracolo" sportivo, trainando il quartetto verso una vittoria incredibile, indescrivibile, storica. Il campione della crono su strada, infatti, ha espresso tutte le sue potenzialità, realizzando un recupero e tagliando il traguardo con i suoi compagni segnando un nuovo record mondiale, un 3'42"032 che supera quello del primo turno contro la Nuova Zelanda. Gli avversari della Danimarca hanno potuto fare ben poco.

E ora, dunque, è il momento dei festeggiamenti. Tra i primi a condividere la propria felicità per il risultato, è stato il Governatore Luca Zaia, che si è congratulato con il Veneto Francesco Lamon, originario di Mirano. Il quartetto, ormai, per Zaia, è stato ribattezzato "Frecciazzurra", con riferimento ai treni superveloci che corrono lungo i binari italiani. Ma non solo: onore anche alle biciclette usate nella competizione, realizzate da un brand di Treviso.

“Da oggi chiamiamoli Frecciazzurra, perché sono un treno di potenza, tecnica, coordinazione, amalgama di squadra. Francesco Lamon, il nostro campione di Mirano, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna sono campioni olimpici di inseguimento a squadre con il nuovo record del mondo! Bravi, bravissimi, inarrivabili anche per i favoriti danesi e, ciliegina sulla torta, su avveniristiche biciclette marchiate Pinarello, il brand della bicicletta che ha fatto la storia della Treviso che vince”.

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