Olimpiadi: il caso

Olimpiadi, boxe femminile: le immagini dell'incontro tra Imane Khelif e Angela Carini

L'italiana si è ritirata dopo circa 40". Ma senza le polemiche sarebbe andata diversamente?

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Oggi, giovedì 1 agosto 2024, l'Italia ha vinto due ori e in serata gareggerà per il terzo alle Olimpiadi, ma non si parla d'altro che dell'incontro tra Imane Khelif e Angela Carini. Ecco cosa è successo.

Olimpiadi: le immagini dell'incontro tra Imane Khelif e Angela Carini

L'incontro era attesissimo, non tanto per un aspetto tecnico, ma per le polemiche che hanno riempito la vigilia (clicca qui per un approfondimento sull'argomento). Si è parlato di una pugile trans  (errore), tanto che i giornali algerini stamattina hanno pubblicato le foto i Imane da bambina (ed era una bambina, su questo non ci piove).

Fatto sta che l'incontro è finito malissimo per l'italiana Angela Carini, che dopo meno di 40", al secondo colpo, si è ritirata. E poi si è inginocchiata in mezzo al ring (senza neppure stringere la mano all'avversaria, ma tant'è...).

Ecco le immagini del colpo che ha portato al ritiro dell'azzurra:

Fanno più male i pugni o le polemiche?

E' andata così e ovviamente ci sono e ci saranno polemiche. Ma, al di là della politica (e senza farci prendere dalle ideologie), un pensiero soltanto sportivo ci viene. Siamo sicuri che ad Angela (ci sentiamo di chiamarla per nome, quasi in modo confidenziale, perché proviamo a comprendere il turbinio di emozioni che la stanno pervadendo da circa 48 ore e che continueranno a ronzare nella sua testa nelle prossime) non  abbiano fatto più male le polemiche della vigilia che i pugni dell'atleta algerina?

Spieghiamoci. Se avete fatto sport - a qualsiasi livello - conoscete l'ansia da prestazione e la tensione di una vigilia. Immaginate però di non stare giocando il campionato di calcio degli "scapoli e ammogliati" ma di vivere un'Olimpiade, il sogno di ogni atleta, con tutta la tensione che una sfida così porta con sé. Ma per vivere a pieno questo sogno ogni atleta ha bisogno di tranquillità e concentrazione. Quella che è mancata del tutto all'italiana.

Perché un conto è affrontare un incontro di boxe (dove si sa che si prenderanno dei pugni, anche forti) in totale tranquillità, un altro è salire sul ring con un coro di voci che ti dicono "ti massacrerà", "ritirati, fallo per la tua salute", e via dicendo.

Siamo sicuri che senza le polemiche e le tensioni della vigilia Angela si sarebbe arresa così? Oppure avrebbe continuato, come le ha chiesto anche il suo allenatore?

Un'Olimpiade merita di essere vissuta a pieno. Ce lo ha insegnato tre anni fa Marcell Jacobs, che senza pressioni particolari alla vigilia è diventato l'uomo più veloce del mondo. E ce lo ha insegnato a Parigi la nuotatrice Benny Pilato, quasi "felice" del quarto posto (e anche qui, anziché farle i complimenti, è nata un'assurda polemica). E ce lo insegnano tutti coloro che partecipano senza alcuna velleità di vittoria, ma che si godono il momento come il coronamento di un'intera carriera.

Anche Angela meritava di godersi la sua gara e - magari - di essere sconfitta ma comunque soddisfatta. E invece è finita malissimo, con l'azzurra in lacrime al centro del ring e in "fuga" dopo il verdetto post-ritiro. Un'immagine - e un pensiero - che l'accompagnerà per sempre, smaltita l'adrenalina del momento.

Nota a margine: Imane Khelif non è una fuoriclasse del pugilato. Ce lo dicono la sua storia, i suoi risultati e le sconfitte, arrivate in match non preceduti dalle polemiche di  questi giorni. Ecco, a noi rimane un dubbio: se non ci fosse stato tutto il can-can mediatico, Angela (che ha un palmares di tutto rispetto) avrebbe potuto vincere? Non lo sapremo mai. E non lo saprà neppure lei. Ma quando si spegneranno tutte le luci della ribalta su questo incontro sarà questa la cosa che farà più male...

 

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