la partita decisiva

Nord Irlanda-Italia: azzurri, tutto in una notte

Formazioni, possibili avversarie ai playoff e quel precedente di tanti anni fa che ci fa paura

Nord Irlanda-Italia: azzurri, tutto in una notte
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Tutto in una notte. Tutto in 90'. Come spesso è accaduto nella storia calcistica del nostro Paese, la Nazionale si giocherà un grande traguardo in una sfida secca, all'ultimo respiro. Stasera, lunedì 15 novembre 2021, a Belfast occorrerà battere l'Irlanda del Nord e sperare che la Svizzera non faccia lo stesso risultato (ma segnando di più) con la Bulgaria. Altrimenti rischiamo i playoff, e sappiamo tutti come è andata a finire l'ultima volta...

Nord Irlanda-Italia, il Mondiale in 90'

Diciamo subito una cosa: il girone non era certamente proibitivo, soprattutto per la Nazionale campione d'Europa in carica. E che non ci  sono molte scuse. Anche perché la palla per chiudere (quasi del tutto) i conti l'abbiamo avuta venerdì sera, sprecando il match ball contro la Svizzera, ora appaiata a noi al primo posto. Sarebbe però ingiusto gettare la croce soltanto sulle spalle di Jorginho, anche se quel rigore fallito all'ultimo minuto grida vendetta e evoca fantasmi sinistri...

Ma tant'è. Inutile rimuginare su quanto accaduto. Occorrono 90' da grande squadra, da grande gruppo, per portarci direttamente al Mondiale di Qatar 2022.

L'avversario e la probabile formazione

I nordirlandesi non sono certo un avversario da togliere il sonno, va detto. E l'erede di George Best è ancora molto lontano dall'essere trovato. Però sono una squadra solida, grintosa, che in fase difensiva concede poco e che vorrà dare il massimo davanti ai propri tifosi e al cospetto dei campioni d'Europa in carica. Detto in parole povere, non ci regaleranno nulla.

Solito 4-3-3 per gli azzurri, con Donnarumma in porta, protetto da Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi ed Emerson Palmieri. A centrocampo si cambia qualcosa, con Tonali che completerà il reparto insieme a Jorginho e Barella. Davanti i soliti dubbi, ma è probabile che Mancini scelga il falso nueve, con Berardi-Insigne-Chiesa a provare a scardinare il bunker nordirlandese.

L'Italia si qualifica se...

Occorrerà ad ogni modo fare di conto. Perché non basta la vittoria, anche se sarebbe già un bel passo in avanti. Bisognerà infatti vedere cosa farà la Svizzera, appaiata in testa al girone con noi e impegnata in casa con la Bulgaria. Siamo però davanti per differenza reti generale (+11 per gli azzurri contro +9), il primo elemento che si guarda in caso di parità, seguito dal numero di reti segnate nel gruppo (12 contro 10). Dunque se faremo un risultato migliore o uguale (in caso di pareggio o sconfitta) rispetto agli elvetici andremo avanti noi. Se invece le due capoliste vinceranno si dovrà vedere la differenza reti, con gli azzurri che hanno due gol di vantaggio. Gli svizzeri dovranno segnarne tre in più, mentre in caso di parità anche per la differenza reti ci sono più casitiche:  se l'Italia vince 2-1 e la Svizzera 3-0 passiamo noi per il maggior numero di gol fatti a parità di differenza reti. Con un 1-0 nostro e un 3-0 loro, quindi a parità di differenza reti e gol segnati, a qualificarsi sarebbe invece la Svizzera: il terzo criterio riguarda infatti i gol segnati in trasferta negli scontri diretti e l'Italia a Basilea ha pareggiato 0-0, mentre al ritorno a Roma è finita 1-1.

E se andiamo ai playoff? Che pericoli...

Se dovessimo finire ai playoff ci sono avversarie che fanno davvero paura. La prima è sicuramente il Portogallo di Cristiano Ronaldo, oltre alla Svezia di Ibrahimovic e che - in tema di playoff mondiali - rappresenta un bruttissimo ricordo. Russia e Polonia sarebbero clienti difficili, ma non insuperabili, mentre andrebbe meglio con Macedonia, Austria, Turchia. L'obiettivo è però quello di non doverli giocare e di essere già stasera qualificati.

Quel precedente di tanti anni fa

Gli amanti delle statistiche e i più scaramantici non possono non aver pensato a un precedente che non fa dormire. Era il 15 gennaio 1958 e l'Italia del Ct Forni si giocò il passaggio al Mondiale di Svezia proprio a Belfast. Bastava un pareggio, ma gli azzurri andarono sotto di due reti nella prima mezz'ora di gioco. Da Costa, oriundo della Roma accorciò le distanze, poi Ghiggia venne espulso e nonostante gli sforzi finali la partita premiò i britannici. E noi guardammo il Mondiale in televisione. Un motivo in più per vincere questa  sera.

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