Lazio, vergogna ultras: il video degli insulti razzisti allo steward
Sulla vicenda ha preso posizione anche il ministro Di Maio. E la società si è subito dissociata.
Un video vergognoso, che sta facendo il giro d'Italia e provocando reazioni unanimi di sdegno e condanna. Sabato 21 maggio 2022, durante la partita dell'Olimpico tra Lazio ed Hellas Verona, gli ultras biancocelesti si sono resi protagonisti di un episodio vergognoso, con cori e insulti razzisti nei confronti di uno steward. E sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (che in passato è stato proprio steward al San Paolo di Napoli).
Lazio, la vergogna degli insulti razzisti allo steward
Va detto - come hanno precisato molti - che gli insulti sono arrivati da un piccolo gruppetto di tifosi, anche se la cosa fa ben poca differenza. Nel video, diventato virale sui sociali, si sentono alcuni ultras insultare pesantemente un ragazzino del servizio dell'Olimpico presumibilmente al termine della partita con l'Hellas (sullo sfondo si sentono le note della canzone che passa solitamente allo stadio dopo il fischio finale).
IL VIDEO:
Gli insulti arrivano da alcuni tifosi posizionati nelle prime file della curva Nord, leggermente spostati verso la tribuna Tevere. Tra un coro e l'altro di insulti al presidente Claudio Lotito, si sentono indistintamente frasi come "Te rimandamo col gommone a casa tua"...
Il ragazzo rimane fisso in postazione, fino a quando viene avvicinato da un collega che lo convince a spostarsi.
Le parole di Di Maio
Tra le tante voci indignate anche quella del ministro Luigi Di Maio, che ha commentato con un post su Facebook:ù
"C’è chi lo chiama tifo e li definisce tifosi. No, gli autori di questi insulti razzisti, rivolti a un ragazzo a bordo campo allo stadio Olimpico, sono solo vigliacchi.
Vigliacchi, ecco cosa siete.
In Italia non c’è spazio per queste discriminazioni e per quest’odio. Non è tollerabile alcuna forma di razzismo, serve la ferma condanna di tutti, senza esitazioni.
Massima solidarietà. Lo sport, il calcio, è un’altra cosa!"
La posizione della società
La Lazio si è immediatamente dissociata dall'accaduto con una nota in cui fa riferimento a slogan rivolti contro la Sinagoga e legati alla rivalità con i tifosi romanisti, che si udirebbero in un video:
"Sui cori razzisti e gli slogan antisemiti come quelli riportati in queste ore su alcuni siti e quotidiani la Società Sportiva Lazio si è sempre espressa con chiarezza: non meritano commenti e vanno condannati senza mezzi termini. Per questo condividiamo pienamente anche le considerazioni del ministro Di Maio. La Lazio, infatti, ha già da anni attivato tutte le iniziative e le misure possibili per prevenire e reprimere questi fenomeni. Anche in questo frangente la Società si è già attivata con il proprio servizio di sicurezza, insieme alle autorità preposte, per individuare e perseguire i responsabili che, con i loro comportamenti, danneggiano gravemente l’immagine di tutto il calcio e di chi tifa con vera passione».
Lo steward intanto ha presentato denuncia e la Lazio si è attivata per individuare subito i colpevoli. Saranno visionati ulteriori video registrati all’interno della Curva Nord.