Cosa vuol dire che per la Wada il caso doping che ha coinvolto Sinner non è ancora chiuso
I tempi per il ricorso slittano a fine settembre, ma per il nostro campione non dovrebbero esserci particolari problemi
Jannik Sinner si è lasciato alle spalle il caso doping che lo ha coinvolto, e almeno sul campo ha dimostrato di non risentirne, vincendo gli Us Open e conquistando così il secondo slam di questa pazzesca stagione. Ma la vicenda potrebbe non essere del tutto archiviata. Per la Wada il caso doping che ha coinvolto il numero uno del mondo non è ancora chiuso.
Sinner: il caso doping non ancora chiuso
Lunedì 9 settembre 2024 sarebbero scaduti i termini per la presentazione dei ricorsi al Tas di Losanna di Wada (l’Agenzia antidoping mondiale) e Nado (l’Agenzia antidoping italiana), gli unici enti che possono appellare la sentenza emessa il 15 agosto scorso da un tribunale indipendente. Ma l'Agenzia antidoping mondiale fa sapere che la questione è ancora sul tavolo.
La nota della Wada
Nelle scorse ore, infatti, la Wada ha emesso una nota molto chiara in merito:
"La revisione di questo caso da parte dell’Agenzia è in corso. Non è stata ancora presa alcuna decisione in merito. La scadenza non è ancora trascorsa".
Cosa succede ora
Per capire il perché della situazione occorre interpretare i regolamenti. Il "punto di partenza" della vicenda è fissato al 19 agosto 2024, con la sentenza che scagiona Sinner. A quel punto Wada e Nado hanno 21 giorni per presentare ricorso. Per l'Agenzia italiana è tutto ok, mentre quella internazionale si è appellata all’articolo 13.2 del Codice Antidoping, che le riconosce la possibilità di far decorrere i 21 giorni dal momento in cui riceve eventuali documenti aggiuntivi che le possano consentire di chiarire meglio alcuni aspetti del procedimento.
I materiali a cui fa riferimento la Wada sarebbero giunti soltanto la scorsa settimana, facendo dunque slittare i tempi aggiuntivi.
I tempi dunque si dilatano sino al 26 o 27 settembre 2024. A quel punto, se Wada decidesse per il ricorso, il Tas dovrebbe pronunciarsi entro una decina di giorni.
Sinner, però, ha poco da temere. Il Clostebol fu assunto in maniera inconsapevole e in quantità minime, essendo entrato in contatto con la sostanza proibita perché usata dal suo fisioterapista per curare una ferita. E la storia tennistica racconta di numerosi casi simili, tutti conclusi con l'assoluzione.