Ora è ufficiale

Tornano i giudizi a scuola: cosa troverete sulla pagella dei vostri figli

Il ministro Valditara firma l'ordinanza. Alle scuole primarie tornano ottimo, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente

Tornano i giudizi a scuola: cosa troverete sulla pagella dei vostri figli
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Adesso è ufficiale. Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha infatti firmato l'ordinanza che dà seguito alla recente riforma della modalità di assegnazione dei giudizi scolastici alla scuola primaria. Tornano dunque ottimo, buono, discreto, sufficiente e insufficiente, già dalla prossima pagella che riceveranno i vostri figli.

Pagella scuola primaria: quando tornano i giudizi

Qualche tempo fa il Governo aveva deciso di cambiare il sistema di valutazione, reintroducendo i giudizi, che nel 2020 erano stati sostituiti con i livelli di apprendimento.

Dunque se avete figli che frequentano la scuola primaria presto potrete tornare a leggere ottimo, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente.

Non ci sarà, invece, gravemente insufficiente. La decisione è stata vagliata anche con il supporto di alcuni esperti di pedagogia nei mesi passati.

Questo il testo dell'emendamento approvato che determina il cambiamento.

All’articolo, apportare le seguenti modificazioni:

          a) al comma 1, lettera a), è premessa la seguente:

          “0.a) all’articolo 2, comma 1, le parole: “nel primo ciclo” sono sostituite dalle seguenti: “nella scuola secondaria di primo grado” ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito.”

   b) dopo il comma 1, è inserito il seguente: «1-bis. All’articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, il comma 2-bis è abrogato.»

          c) al comma 4, lettera b), dopo il numero 3), è inserito il seguente: “3-bis) prevedere la votazione in decimi per la valutazione periodica e per quella finale degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti del secondo ciclo di istruzione, in ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per i licei e dalle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali”.

 

Studenti di una scuola primaria

Perché il Governo ha cambiato le pagelle delle scuole elementari

Ma perché il Governo vuole cambiare il sistema di valutazione delle scuole elementari? A suo tempo era stato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a motivare la scelta con la necessità di maggiore chiarezza per le famiglie e gli stessi alunni. Motivazioni ribadite anche dopo la firma dell'ordinanza.

“Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. L’introduzione dei giudizi sintetici nelle Scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione".

“Un’attenzione particolare - ha proseguito il Ministro - sarà riservata alla valutazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento, assicurando così un approccio inclusivo e personalizzato alle necessità di ogni singolo alunno”.

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Tra i più critici con il vecchio sistema il vicepremier Matteo Salvini, che lo scorso anno aveva ironizzato con un video social sulla pagella della figlia:

"Ho visto la pagella di mia figlia, quinta elementare. Per interpretarla e capirla ci vuole la laurea".

Come funziona il sistema dei livelli in pagella

Il sistema dei livelli era stato introdotto nel 2020 dal Governo Conte bis. I livelli sono quattro, così spiegati:

  • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
  • Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
  • Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
  • In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

Ora, però, potrete dimenticarveli, perché si torna all'antico.

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