"Storia d'Europa" di Giuseppe Galasso alla Maturità 2024: una traccia che invita a riflettere sull'atomica
La traccia invita i giovani a riflettere su un tema di grande attualità: l'uso dell'atomica
Ci siamo. Mercoledì 19 giugno 2024 è iniziata la Maturità 2024. Tra le tracce del tema argomentativo per la prima prova c'è "Storia d'Europa" di Giuseppe Galasso.
"Storia d'Europa" di Giuseppe Galasso: Maturità 2024
La storia d’Europa è la storia di una vicenda perenne e appassionante di contrazioni ed espansioni di un grande spazio di civiltà. È in questo spazio che è nata la tradizione del Cristianesimo, si sono incrociati e fusi i destini di grandi popoli e di grandi tradizioni culturali, è sbocciata la civiltà moderna della scienza e della tecnica, è fiorita la cultura dell’uomo e della libertà morale, politica e civile. E tutto ciò fino a oggi, alla complessa e affascinante pagina dell’Unione europea e ai suoi problemi nel mondo della globalizzazione.
La storia del continente europeo, dall’antichità ai giorni nostri, raccontata da uno dei più importanti storici italiani, Giuseppe Galasso.
Nel testo proposto si invitano i maturandi a una riflessione sull'uso dell'atomica, che di recente è tornato di grande attualità.
Chi era Giuseppe Galasso
Giuseppe Galasso nasce a Napoli il 19 novembre 1929 e muore a Pozzuoli il 12 febbraio 2018. E' stato uno storico, giornalista e politico italiano, esponente di punta del Meridionalismo contemporaneo.
Di formazione letteraria e storica pose grande attenzione all'idea di libertà politica:
"Non è per caso che i modelli della moderna libertà in Europa fossero generalmente ravvisati ed esaltati nella storia delle antiche città greche e di Roma repubblicana. Soltanto quando agli inizi del XIX secolo fu istituito un confronto analitico e specifico fra la ‘libertà degli antichi’ e la 'libertà dei moderni' si cominciò ad acquisire una più conveniente coscienza di ciò che il mondo moderno aveva innovato e trasformato nell’idea antica di libertà".
Esponente del Partito Repubblicano Italiano, dal 1970 al 1993 è stato consigliere comunale a Napoli, di cui è stato anche assessore alla Pubblica Istruzione dal 1970 al 1973. Nel 1975 fu incaricato sindaco della città, ma rinunciò all'incarico perché impossibilitato a costituire una giunta.