caos in vista?

Scuola: perché i sindacati minacciano lo sciopero generale

Nel mirino il nuovo sistema di premialità, che porterebbe però alla perdita di posti.

Scuola: perché i sindacati minacciano lo sciopero generale
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Da oggi, lunedì 2 maggio 2022, il mondo della scuola è in agitazione, e la situazione potrebbe portare addirittura allo sciopero generale per venerdì 6 maggio 2022, come hanno fatto sapere i sindacati.

Scuola: perché i sindacati minacciano lo sciopero generale

I sindacati della scuola, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno indetto da inizio settimana la mobilitazione del mondo della scuola con iniziative e assemblee. Un primo passo in attesa di capire le mosse del Governo sull’iter di conversione del decreto sul reclutamento, che sta creando più di un malcontento.

La segretaria Cisl Scuola Ivana Barbacci ha parlato di un "decreto che disvela la sindrome di Erode. Elvira Serafini, dello Snals, ha invece aggiunto che la "legge sul reclutamento trascura i precari e prevede premialità solo a coloro che fanno formazione".

Il testo passerà adesso al vaglio del Parlamento per la trasformazione in legge entro 60 giorni.  Quindi potrà ancora subire modifiche, rettifiche, eventuali cancellazioni di alcune parti. Ed è su questo che puntano i sindacati.

Cosa prevede il decreto contestato

Si tratta di una formazione parallela a quella istituita dalla riforma “La Buona scuola” che mira a potenziare le competenze dei docenti.

L’adesione a questi corsi sarà volontaria, obbligatoria per i neoassunti, e avrà durata triennale. Al termine del percorso i docenti che avranno conseguito una valutazione positiva saranno “incentivati” con un contributo accessorio.

I fondi

I fondi per il “premio” una tantum ai docenti ammonterà a 20 milioni di euro nel 2026, 85 milioni di euro nell’anno 2027, 160 milioni di euro nell’anno 2028, 236 milioni di euro nell’anno 2029, 311 milioni di euro nell’anno 2030 e 387 milioni di euro a decorrere dall’anno 2031.

I sindacati calcolano i tagli agli organici per reperire i fondi in questa misura:

  • 1.600 posti per il 2026/27
  • 2.000 posti per il 2027/28
  • 2.000 posti per il 2028/29
  • 2.000 posti per il 2029/30
  • 2.000 posti per il 2030/31

Sarà sciopero?

In base a cosa dirà il Governo i sindacati valuteranno se trasformare l'agitazione in sciopero. Cosa che invece ha già deciso Anief:

“Il giovane sindacato ha proclamato lo sciopero contro la riforma approvata la scorsa settimana dal Governo per cambiare le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti: la giornata di mobilitazione generale e unitaria si svolgerà venerdì 6 maggio“.

 

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