Sciopero scuola giovedì 31 ottobre 2024: lezioni a rischio prima del ponte
Manifestazioni e presidi in quaranta città italiane per chiedere un adeguamento di stipendio
Per gli studenti potrebbe essere un bel giorno in più da aggiungere al ponte del Primo Novembre, ma per le famiglie potrebbero non mancare i disagi. Giovedì 31 ottobre 2024 è stato indetto uno sciopero della scuola.
Giovedì 31 ottobre 2024 sciopero della scuola: il motivo
A proclamare lo stato di agitazione è la Flc Cgil:
"Un contratto giusto ed un lavoro stabile sono tra le principali motivazioni alla base della protesta. Il tema delle retribuzioni e quello della stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori a tempo determinato della scuola riempiono da mesi le pagine dei quotidiani. Peccato che altrettanta attenzione e soprattutto impegni concreti da parte del Governo e del Ministero dell’Istruzione e del Merito non se ne siano visti.
Il Governo stanzia risorse pari solo ad 1/3 (5,78%) dell’inflazione relativa al triennio contrattuale 2022-2024, per aumenti pari a 135 euro lordi medi anziché 400 euro lordi medi al mese. Così facendo si perdono in media 270 euro al mese e 3.500 euro l’anno. Dopo aver ricevuto il “pacco di natale” nel dicembre scorso (appena 80 euro di aumenti lordi medi mensili) adesso ci aspetta un altro “pacco” di soli 55 euro lordi medi mensili: una miseria.
Bisogna valorizzare il lavoro del personale anche dal punto di vista salariale. Non è possibile indignarsi quando l’Ocse dice che l’Italia è il paese che paga di meno gli insegnanti e poi fare finta di nulla quando bisogna investire nel contratto.
Nella scuola ci sono problemi enormi, uno dei maggiori è il precariato: un lavoratore su quattro fra ATA e docenti non ha un contratto stabile e questo arreca un danno alla didattica oltre che alle vite di lavoratrici e lavoratori".
31 ottobre sciopero della scuola: lezioni a rischio
Durissima la presa di posizione contro il Governo e il ministro Paolo Zangrillo:
"Riteniamo mortificante, come ha fatto il Ministro Zangrillo, di fronte ad un’emergenza salariale dei lavoratori pubblici ammettere che servirebbero 32 miliardi per recuperare il potere d’acquisto degli statali, ma al momento “possono bastare gli 8 miliardi già stanziati”: per questo nella prossima Legge di Bilancio non ci sarà nessun investimento sui contratti delle pubbliche amministrazioni. Non accettiamo di essere condannati alla povertà! Riteniamo pericoloso l’azione di un esecutivo che continua a legiferare senza nessun confronto con chi lavora nei luoghi della Conoscenza e con le parti sociali, definendo un pericoloso perimetro ideologico intorno al totem vuoto del “merito” e alla minaccia del “sorvegliare e punire”.
"Riteniamo vergognoso continuare ad alimentare la precarietà: il diritto allo studio si deve coniugare col diritto al lavoro, ma oggi continuano a proporci tagli lineari (nella Scuola come nell’Università) e percorsi di reclutamento confusi e vessatori. Riteniamo che la scuola, l’istruzione, la formazione e la conoscenza siano “beni comuni” che non possono essere inghiottiti dal mercato e piegati alle logiche distruttive dell’economica bellicistica: siamo contrari ad ogni guerra, prima ancora che per ragioni economiche, soprattutto per ragioni umanitarie".
"Ci sono 56 conflitti attivi nel mondo, la Conoscenza deve servire a dare risposte di pace e non foraggiare il mercato delle armi e della distruzione Sciopereremo anche contro le attuali politiche internazionali basate sulla competizione e non sulla cooperazione, basate sull’aggressione e non sul dialogo. Per queste ragioni, per una Conoscenza libera e democratica, per un lavoro stabile e dignitoso, contro il pensiero unico autoritario e punitivo, sciopereremo".
Manifestazioni in tutta Italia
Non c'è solo lo sciopero. In quaranta città italiane ci saranno presidi, manifestazioni e flash mob. A Roma la manifestazione si terrà davanti al ministero dell'Istruzione e del Merito a partire dalle 10. A Milano appuntamento alle 9.30 in piazza Santo Stefano.
Il consiglio, come sempre in questi casi, è tenere monitorati i canali ufficiali del proprio istituto di riferimento per sapere se nella scuola dei vostri figli ci sarà o meno sciopero.