Fiducia

Piano Scuola, il ministro Bianchi è sicuro: "Tutto in presenza da settembre"

Il Governo Draghi al lavoro sulle linee guida per la riapertura delle scuole: per docenti e personale Ata si va verso l'obbligo del Green Pass.

Pubblicato:
Aggiornato:

Governo Draghi al lavoro per elaborare un Piano Scuola in grado di garantire il rientro in presenza per tutti gli studenti italiani già a settembre. La questione della prossima riapertura delle scuole si scontra però la situazione epidemiologica, caratterizzata da un graduale aumento dei casi da Covid-19 a causa della variante Delta. Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, però oggi, a margine delle celebrazioni del 41esimo anniversario della strage del 2 agosto 1980, ha ostentato fiducia e sicurezza.


Per il ministro Bianchi non ci sono dubbi: "Scuola in presenza"

Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, è sicuro su ciò che accadrà nel prossimo anno scolastico:

"Tutto in presenza".

Queste sono le sue dichiarazioni odierne in riferimento alla ripartenza della scuola a settembre. Un messaggio di ottimismo rilasciato nel cortile d'onore di Palazzo Accursio, sede del Comune di Bologna.

La linea tracciata dal Governo Draghi punta dritto verso l'obiettivo di far tornare in classe tutti gli studenti italiani già da settembre perché in gioco c'è in primis l'istruzione dei giovani, ma anche il loro percorso di formazione ed educazione fondamentale per lo sviluppo psicologico e di strutturazione della personalità. Un fattore quest'ultimo che solo la didattica in presenza può aiutare a plasmare al 100% grazie alle interazioni e alle relazioni tra alunni e con i professori.

L'ottimismo del Governo e i dati reali sulla pandemia

Certo è che l'ottimismo del ministro Bianchi, purtroppo, dovrà inevitabilmente scontrarsi con la situazione epidemiologica della nazione: il dilagare della variante Delta in Italia sta incidendo sui casi di Covid-19, in graduale aumento nelle ultime settimane. Per garantire quindi un rientro in presenza sicuro per tutti, il Governo Draghi è al lavoro per definire le linee guida del Piano Scuola, il documento nel quale sono elencate tutte le misure anti-Covid da adottare in vista della riapertura e che saranno presentate nei prossimi giorni durante la conferenza Stato-Regioni.

A chiedere maggiori ragguagli e rassicurazioni sono soprattutto i dirigenti scolastici che nei giorni scorsi hanno iniziato un pressing notevole: sdoppiamento delle classi, distanziamento e tracciamento rappresentano i dubbi più ricorrenti dei presidi davanti alla prospettiva del rientro a settembre.

Verso il Green Pass obbligatorio per docenti e Ata

L'aspetto principale relativo alla riapertura delle scuole già a settembre riguarda però il tema delle vaccinazioni. Il Comitato Tecnico Scientifico ritiene fondamentale che personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna vaccinale, contribuendo al raggiungimento di un'elevata copertura e alla ripresa in sicurezza delle attività scolastiche.

Sulla stessa lunghezza d'onda è il Governo Draghi, il quale, probabilmente già entro mercoledì, dichiarerà apertamente le sue intenzioni riguardo il Green Pass a scuola: sembra ormai scontato che dalla fine di agosto ci sarà l’obbligo per docenti e Ata considerata la situazione in base ai dati in possesso della struttura commissariale. Ciò vuol dire che saranno presi provvedimenti mirati prima dell’avvio dell’anno scolastico solo in quelle aree dove è troppo basso il numero di docenti e Ata immunizzati.

Suor Anna Alfieri: "Per la ripartenza serve l'aiuto di tutti"

Sul tema scuola si è espressa anche suor Anna Monia Alfieri, religiosa delle Marcelline, membro della Consulta di Pastorale Scolastica e del Consiglio Nazionale Scuola della CEI, anche nota al grande pubblico per i suoi numerosi interventi sui media nazionali:

"Il ministro rassicura, ma serve l'aiuto di tutti. Cosa fare? In Regione Lombardia i tavoli di concertazione sono in corso da mesi. Lo posso certificare perché vi partecipo e da Pugliese mi auguro che cosi avvenga soprattutto nel SUD (11mila i ragazzi fuoriusciti dal sistema scolastico pugliese in questi mesi di dad; 27% il tasso della dispersione scolastica in molte regioni del sud Italia contro una media di UE del 10%... fate voi). La scuola deve ripartire in presenza ma non può avvenire senza l'aiuto di tutti. Non possiamo arrenderci ora... Da cittadini chiediamo conto alle singole Regioni in merito allo Stato dell’arte. Andiamo avanti con coraggio".

Seguici sui nostri canali