Da Prima La Martesana

La scuola italiana che resta chiusa per festeggiare il Ramadan

Succede a Pioltello (Milano): il 10 aprile tutti a casa per la fine del mese sacro dei musulmani

La scuola italiana che resta chiusa per festeggiare il Ramadan
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Un caso unico in Italia, destinato forse ad aprire le porte ad altri, sicuramente a far discutere. Sì, perché le scuole di ogni ordine e grado dell'istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, alle porte di Milano, resteranno chiuse mercoledì 10 aprile 2024 per permettere agli studenti musulmani di festeggiare una delle celebrazioni più importanti dell’anno, la fine del Ramadan (Eid al Fitr).

Scuola chiusa... per Ramadan

Pioltello è da sempre una realtà multietnica, così come l'istituto comprensivo Masiq, dove, come spiega il nostro portale locale Prima La Martesana, la percentuale di studenti musulmani è elevatissima, pari al 40%. E sarebbero dunque stati a casa comunque per celebrare la loro festa tradizionale. Quest'anno, a differenza del passato, non ci saranno classi dimezzate, ma anche gli italiani staranno a casa perché la scuola sarà chiusa per il Ramadan.

Una decisione destinata a dividere, ma che incarna perfettamente lo spirito di integrazione culturale che ormai da anni muove l’azione dell’Iqbal Masih, del suo dirigente Alessandro Fanfoni e del corpo docente che lo affianca. E che ha trovato appoggio anche nella componente genitoriale, visto che la scelta di chiudere la scuola per la fine del Ramadan è stata votata all’unanimità dal Consiglio d’istituto lo scorso maggio, in sede di approvazione del calendario scolastico.

Utilizzati i giorni di vacanza discrezionali

Ogni scuola, infatti, ha facoltà di utilizzare tre giorni discrezionali di vacanza, che si aggiungono a quelli "canonici" stabiliti dall’Ufficio scolastico regionale. Chiusure che sono state inserite nel ponte a cavallo tra 25 aprile e 1 maggio, prevedendo però una quarta sospensione dell’attività didattica extra. Il 10 aprile, per l’appunto, ossia la fine del periodo di digiuno dei fedeli musulmani.

Per permettere ciò, infatti, a Seggiano e Limito le scuole sono iniziate un giorno prima, l’11 settembre invece che il 12, garantendo la possibilità di prevedere la vacanza per la fine del Ramadan. Data che non è fissa e che quindi può essere solo preventivata a inizio anno scolastico, con la conferma definitiva che arriva in corsa. Per questo le famiglie erano state avvisate della scelta con largo anticipo.

La Lega: "Inaccettabile"

Che la decisione avrebbe suscitato polemiche era prevedibile. Tra le prime a opporsi l'eurodeputata leghista Silvia Sardone, che parla di "inaccettabile deriva".

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